Proroga organico Covid Ata: con il nuovo Governo aumentano le possibilità di un contratto almeno fino alla fine dell’anno, per poi reperire le risorse aggiuntive in un secondo momento
Che destino attende gli appartenenti all’organico Covid in vista della ripresa dell’attività scolastica e soprattutto dell’aumento dei contagi cui stiamo assistendo a sorpresa durante l’estate e che difficilmente darà tregua in autunno quando inizieranno a suonare le prima campanelle?
Aumentano le speranze con il cambio di Governo
Se fino a qualche settimana fa le speranze di veder rinnovati i contratti erano ridotte al lumicino, o praticamente zero, adesso si lavora per fare in modo che le proroga possa essere concessa almeno fino alla fine dell’anno solare. Il cambio di guardia alla guida del Governo potrebbe dare nuove speranze a un organico che è risultato indispensabile negli ultimi due anni per far fronte a una situazione che mai prima la scuola italiana aveva sperimentato.
Al momento non si registra nessuna novità ufficiale, ma si sta intensificando la pressione da parte dei comitati e dei sindacati affinchè venga firmata una proposta temporanea che consenta di arrivare fino al 31 dicembre per poi sperare nel nuovo Governo in modo che vengano reperiti fondi ulteriori per concludere l’anno scolastico, un po’ come è avvenuto lo scorso anno con rinnovi di trimestre in trimestre last minute.
Comitato e dirigenti scolastici in prima linea
Molto dipenderà anche da chi uscirà vincitore dall’urna del 25 settembre, e da come intenderà rilanciare il mondo della scuola, soprattutto a livello di investimenti. A spingere nelle ultime settimane il Comitato per la riconferma dell’organico Covid, che con comunicati e richieste ufficiali spera di giungere al più presto a una felice conclusione della trattativa.
Una cosa è certa: in primis i dirigenti scolastici saranno i principali sponsor del rinnovo dell’organico Covid, considerato che la loro assenza, sin dal primo giorno di scuola, risulterà particolarmente pesante per la gestione di entrate uscite, pulizia e sanificazione degli ambienti. L’anno scorso minacciarono l’impossibilità di attuare il tempo prolungato e in alcuni casi addirittura di non poter aprire la mattina gli istituti. Forse non si arriverà a tanto, ma se i contagi resteranno alti, per le scuole le difficoltà si manifesteranno in maniera sempre più evidente.