Scuola

Riforma del reclutamento docenti: meccanismo prevede cinque procedure per entrare in ruolo, struttura senza precedenti nella storia della scuola italiana

La crisi di Governo è giunta come un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che coinvolge inevitabilmente anche il mondo della scuola. Per quanti sono stati negli ultimi mesi dalla parte dei detrattori delle misure predisposte dal ministero dell’istruzione, a cominciare dalla trattativa per il rinnovo del contratto scuola passando per la riforma del reclutamento docenti, il cambio di guardia potrebbe rappresentare un’opportunità per ottenere quanto negato nelle trattative recenti.

Una riforma troppo complicata

Sempre che la crisi non si tramuti in un modo, ennesimo, per dilatare a dismisura gli interventi strutturali di cui la scuola necessita è che non possono più aspettare. Proprio la riforma del reclutamento è uno degli ambiti maggiormente contestati dai sindacati, con una struttura di immissione in ruolo che doveva essere semplificata e che invece ha visto il meccanismo complicarsi ulteriormente.

La prossima riforma del reclutamento ha previsto ben 5 procedure per entrare in ruolo, un meccanismo che non ha precedenti nella storia dell’insegnamento in Italia. Una risposta contraria alle richieste dei sindacati che chiedevano invece di semplificare la procedura, di assumere i giovani ma anche i precari.

Speranze dal nuovo Governo

Sul contratto scuola invece si poteva essere a un punto di incontro, se i sindacati avessero sposato la linea del ministero e di Anief, unico ad essere d’accordo con l’idea del ministero di un contratto ponte da firmare a fine agosto. Ma tutti gli altri sindacati hanno preferito tenere duro e mantenere inalterate le richieste che però si discostano eccessivamente dalle disponibilità attuali del Governo. Cambierà qualcosa dopo le elezioni del 25 settembre? E’ quello che si augura tutto il movimento.

Proprio Anief detta già l’agenda dei punti con i quali sarà subito necessario confrontarsi con il nuovo Governo: rivedere i criteri sul dimensionamento scolastico, pensare agli spazi, ripensare il rapporto alunni-insegnanti all’interno delle aule.