Bonus 200 euro: in arrivo il decreto bis che include lavoratori e pensionati esclusi nella prima fase, alla fine le pressioni dei sindacati hanno prodotto l’effetto sperato
Nonostante l’addio prossimo alla guida del Governo, il premier Draghi in questi due mesi in cui dovrà traghettare il Paese alle prossime elezioni avrà il compito di completare le ultime incombenze in sospeso, e tra queste c’è anche ciò he riguarda, direttamene o indirettamente, il mondo della scuola. Direttamente per quel che concerne i decreti attuativi che porteranno alla definizione della riforma del reclutamento docenti.
Inclusione di nuove categorie
Indirettamente per alcuni provvedimenti come il bonus 200 euro, che dovrebbe essere esteso anche ai docenti precari. Per includere anche questa categoria di lavoratori, servirà il nuovo decreto Aiuti bis che dovrebbe arrivare entro la prima settimana di agosto.
Il nuovo bonus 200 euro consentirà di includere anche nuove categorie per il momento estromesse.
Le proteste da parte delle categorie rimaste escluse sono proseguite nelle ultime settimane e il Governo non può più ignorarle. Nonostante finora il bonus abbia raggiunto oltre 30 milioni di persone, ci sono ancora molte categorie escluse.
La pressione dei sindacati
Le pressioni dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil, alla fine dovrebbero aver prodotto i risultati sperati.
Alcuni bonus sono stati già erogati in questi giorni, con il sito NoiPa che ha iniziato a caricare nella sezione consultazione pagamenti l’importo del bonus 200 euro. Il pagamento del bonus sarà versato insieme al cedolino di luglio. Per alcuni docenti i 200 euro vengono visonati in un’unica voce.
Per ottenere il bonus, al momento non è richiesta alcuna procedura. Per essere inclusi nel bonus bisogna essere dipendenti che hanno percepito una retribuzione imponibile mensile non superiore a 2.692 euro almeno per un mese. Il requisito base è essere beneficiari dell’esonero contributivo.
Aiuto irrazionali, si danno 200€ ai disoccupati, esodati, percettori di RDC, a stranieri che mai hanno pagato 1 € di tasse etc etc ma si escludono gli italiani residenti all’estero che, hanno pagato e pagano tuttora le tasse allo Stato. L’Italia non è x gli italiani e i sindacati mangiano e dormono. Che schifo.
Assegno unico universale no! Risposta Inps? Non ha la residenza in Italia! Assegno aiuto 200€ no! Risposta Inps? Non ha la residenza in Italia. Per l’INPS non conta nulla che io, con ISEE sotto i 15000€ ho pagato x 30 anni le tasse allo Stato Italiano, non conta nulla x l’INPS che da 10 anni pago sulla pensione tasse allo Stato, al comune e alla regione, alla domanda perché? Mi rispondono “non residente in Italia” ma continuano ogni santo mese a prendersi le loro belle tasse incurante o facendo finta di dimenticarsi, che sono un italiano residente all’estero.