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Immissioni in ruolo 2022: se la graduatoria del concorso ordinario è pubblicata entro il 31 agosto, gli uffici possono predisporre le nomine con la retrodatazione giuridica

C’ ancora incertezza per quel che riguarda la pubblicazione della graduatoria del concorso ordinario in merito alla sua utilizzazione per le prossime immissioni in ruolo che nei giorni a venire verranno perfezionate. Ad oggi la graduatoria non è ancora stata pubblicata.

L’assegnazione delle nomine

Questo può diventare un problema nel caso in cui la graduatoria non venisse pubblicata entro il 31 agosto. In quel caso, infatti gli uffici potrebbero provvedere all’assegnazione delle nomine, ma con la retrodatazione giuridica. Diverso il discorso nel caso in cui i turni di nomina fossero già chiusi. Lo spiega Manuela Pascarella, responsabile del reclutamento Fcl Cgil, a Tecnica della Scuola.

In quel caso di procede con la call veloce, unitamente alle assegnazioni delle supplenze. Una procedura che impedisce l’apertura di nuovi turni di nomina. Nel caso in cui non si sia ancora verificata l’assegnazione delle supplenze da Gps, i turni di nomina restano in bilico, nel caso in cui non sia stata avviata l’assegnazione degli incarichi di supplenza.

La call veloce

In questo contesto, gli uffici hanno ancora tempo per scegliere. Bisogna infatti considerare che la call veloce viene effettuata al netto dei posti che vengono accantonati per il concorso ordinario. Questo esclude quindi la possibilità che i posti vengano assegnati alla call veloce.

L’importanza delle nomine giuridiche, invece, si concretizza nel momento in cui vengono accantonati posti sottraendoli alla mobilità per l’anno successivo. Inoltre il posto viene preservato per coloro che hanno vinto il concorso e si trovano in quella graduatoria.

La ricostruzione di carriera

Non solo. L’importanza della nomina giuridica va anche oltre: infatti è utile al lavoratore nel momento in cui gli viene assegnato un incarico di supplenza e lavora per almeno 180 giorni o con servizio continuativo dal primo febbraio agli scrutini. In questo caso, infatti, l’annualità viene conteggiata ai fini di una ricostruzione di carriera nel momento in cui gli verrà assegnato il ruolo. Verrà valutato alla pari di un anno di ruolo a tutti gli effetti, e avrà validità anche ai fini dell’inquadramento stipendiale.