Aumento stipendio docenti: subito 85€ in più in busta paga fino a dicembre grazie all’aumento all’1% della decontribuzione dei redditi
Il rinnovo del contratto scuola non è arrivato e probabilmente per il momento non se ne riparlerà nemmeno, ma quantomeno ci sono gli interventi del Decreto Aiuti Bis in arrivo a consentire agli stipendi degli insegnanti di beneficiare di una boccata di ossigeno.
Aumento all’1% della decontribuzione dei redditi
Nel Decreto Aiuti Bis, quello per intenderci che segue e amplia il decreto che conteneva il famoso bonus 200 euro, viene introdotto l’aumento all’1% della decontribuzione dei redditi fino a 35 mila euro fino al 31 dicembre 2022.
Un provvedimento che consentirà ai dipendenti pubblici e privati, compresi quelli della scuola, di beneficiare di un aumento del netto in busta paga. Una misura che va incontro alle richieste dei sindacati, in particolare Cgil, Cisl e Uil. E che avrebbe consentito, se unito al rinnovo del contratto scuola ponte proposto dal ministero ma rifiutato dalla quasi totalità dei sindacati, di migliorare le buste paga dei docenti.
Nessun impatto sulla pensione
L’aumento all’1% della decontribuzione dei redditi fino a 35 mila euro fino al 31 dicembre 2022 consente ai lavoratori dipendenti pubblici e quelli privati di incassare tramite busta paga una cifra che generalmente viene girata alle casse dello Stato come contributo per la pensione. Quindi diminuisce il totale delle trattenute. Questo non impatta sull’accantonamento del fondo pensionistico, che non subisce alcuna penalizzazione.
Questo esonero contributivo è inerente solo ai lavoratori dipendenti con imponibile fino a 2.692 euro lordi al mese.
Che aumento comporta?
La decontribuzione, in base alle prime stime, si tradurrebbe in un aumento fino a 85 euro mensili. Ovviamente non si può stabilire a priori l’importo dell’aumento, che cambierà da lavoratore a lavoratore. Infatti il criterio è molto specifico e va calcolato in base all’imponibile medio mensile del lavoratore dipendente.
Ok i docenti…ma il personale ATA?
Ancora una volta fregati i dipendenti che superano anche se di poco i 35000 euro. Sarebbe stato più corretto rinnovare i contratti
Concordo con Francesca, noi dobbiamo rispettare le regole, il governo non le rispetta con due contratti non firmati ed attese bibliche. Direi che chiudere la scuola per un mese sarebbe una buona forma di sciopero!
Le mance nn ci interessano. Vogliamo il rinnovo del contratto e gli arretrati che ci spettano. I sindacati sono la rovina dei lavoratori!