Scuola

Assunzioni da Gps: ministero autorizza solo immissioni in ruolo da sostegno, rischio boom di supplenze senza ricorso alla disciplina comune

A fronte di un numero consistente di immissioni in ruolo autorizzate dal ministero (ma comunque non sufficienti a coprire le reali necessità della scuola italiana) il timore dei sindacati è che molti di questi posti non saranno assegnati, per mancanza di candidati. Il numero totale di 94mila immissioni in ruolo di nuovi docenti, dunque, andrà notevolmente ridimensionato verso il basso. Di quanto? Si ipotizza, secondo i sindacati, anche della metà.

Graduatorie a esaurimento vuote

Troppo pochi dunque i nuovi insegnanti che riusciranno a ottenere un nuovo contratto a tempo indeterminato. Il rovescio della medaglia, è che altrettante classi e alunni saranno costretti ad iniziare un nuovo anno scolastico con supplenti in cattedra. Professionisti che svolgono al meglio il loro lavoro, ma che purtroppo, loro malgrado, non possono garantire l’adeguata continuità didattica necessaria ad assicurare uno svolgimento di programma adeguato.

Tutto nasce dal peccato originale delle molte graduatorie ad esaurimento vuote, soprattutto nella scuola secondaria e al Nord. A questo si aggiunge il problema delle molte graduatorie concorsuali non ancora pubblicate.

Rischio flop per la call veloce

I sindacati hanno accolto favorevolmente il ritorno della call veloce dopo un anno di assenza, ma il timore è che questo strumento pensato per per mettere a disposizione di GaE e docenti inseriti nelle Graduatorie di merito dei concorsi di altre regioni/province i posti residui dalla procedura ordinaria di immissioni in ruolo possa rivelarsi alla fine un flop come già accaduto nel 2020, quando si concretizzarono solo 2.000 assunzioni.

Il rischio è infatti che la chiamata veloce possa essere ancora una volta scartata a causa dei vincoli di territorialità dopo l’assunzione. Auspicabile sempre il ricorso alle graduatorie provinciali per le supplenze. Ma che l’amministrazione considera utili per le immissioni in ruolo solo i docenti precari inseriti nella prima fascia GPS per i posti di sostegno.

Immissioni in ruolo da Gps solo prima fascia sostegno

Secondo i i sindacati come Anief, la decisione di limitare le immissioni in ruolo da Gps alla prima fascia di sostegno è un grave errore dell’amministrazione, che farà perdere tantissime assunzioni a tempo indeterminato, e che comporterà l’aumento delle supplenze annuali.

Sarebbe stato necessario allargare la procedura anche alle discipline comuni, individuando i docenti abilitati all’insegnamento e con anni di esperienza.