Precedenza 104 immissioni in ruolo: preferenze vanno indicate nella seconda fase della procedura delle domande per l’assegnazione delle cattedre 2022/23
Come far valere la propria precedenza nell’ambito delle immissioni in ruolo 2022, per quel che concerne l’assegnazione di una scuola con priorità? Chi ha diritto alla 104 deve compilare l’apposita sezione della seconda domanda valida per la procedura informatizzata di immissioni in ruolo ordinarie a.s. 2022/23.
Le due fasi della procedura
La procedura si divide in due fasi. Nella prima, il numero di convocazioni è superiore alle reali necessità di cattedre, questo per far fronte a eventuali quanto inevitabili rinunce. Anche per questo motivo, le precedenze si fanno valere nella seconda fase della procedura.
E’ questa infatti la fase in cui i candidati che otterranno la nomina a tempo indeterminato, assegnata la provincia-classe di concorso/tipo di posto, possono selezionare la sede/scuola in cui essere assegnati.
Per i docenti delle GaE, nel caso in cui la provincia di inclusione, ovvero quella di immissione in ruolo, si sovrapponga a quella di residenza degli aspiranti medesimi con disabilità o con quella di residenza/domicilio dell’assistito con grave disabilità, potrà essere fatta valere la precedenza. In caso contrario non ci sarà questa opportunità.
La selezione delle preferenze
Nella seconda fase della procedura telematica per le immissioni in ruolo, i beneficiari della 104 avranno la possibilità di far valere una delle precedenze in modo da veder assegnata la provincia-classe di concorso/tipo di posto all’esito della prima istanza. E’ questa la fase in cui bisogna esprimere le preferenze di sede.
La procedura telematica prevede la possibilità di selezionare, per far valere la precedenza, come prima preferenza il comune di residenza o distretto subcomunale oppure una o più scuole comprese in esso.
Le condizioni
Sempre in questo passaggio, si può selezionare la preferenza sintetica per il comune di residenza. Questa scelta è obbligatoria e va fatta prima di esprimere preferenze per altro comune, sia che si tratti di preferenze analitiche che sintetiche.
Le preferenze vanno manifestate dai candidati che hanno ricevuto l’incarico nella provincia in cui si trova il proprio comune di residenza (in caso di disabilità personale). In alternativa, il comune di residenza/domicilio dell’assistito (in caso di assistenza a soggetto con grave disabilità).