Rinuncia spezzone supplenze Ata: si può lasciare per accettare un posto intero, purché al momento della convocazione non vi fosse già disponibilità
La circolare annuale per le supplenze definisce il meccanismo che il ministero seguirà per l’assegnazione degli incarichi temporanei ai docenti per l’anno scolastico 2022/23. La circolare per il Personale Ata non presenta sostanziali differenze rispetto allo scorso anno, sulla falsa riga del vecchio regolamento.
L’ordine di convocazione
La circolare non è stata ancora pubblicata, ma è già stata presentata ai sindacati e a breve verrà ufficializzata e resa nota. Le supplenze verranno assegnate in base all’ordine di prima, seconda e terza fascia. Il ricorso alle graduatorie permanenti provinciali è prioritario, in subordine si passa agli elenchi e le graduatorie provinciali preposti.
Se si dovesse verificare anche l’esaurimento delle graduatorie permanenti dei concorsi provinciali per titoli e degli elenchi e delle graduatorie provinciali ad esaurimento, eventuali posti residui verranno assegnati tramite scorrimento delle graduatorie d’istituto.
Chi ha già ottenuto una supplenza può accettarne un’altra supplenza al 31 agosto o 30 giugno. La condizione basilare è però che si tratti di profilo differente.
La rinuncia allo spezzone
Importante sarà anche la questione inerente lo spezzone orario. E’ infatti possibile rinunciare a uno spezzone per accettare un posto intero. Ma anche in questo caso c’è una limitazione: e cioè che al momento della convocazione per lo spezzone non vi fosse disponibilità per posto intero. Il completamento può avvenire unicamente tra posti del medesimo profilo.
Un cambiamento presente quest’anno nella circolare è inerente alle supplenze sui posti ex LSU, per le quali si è in attesa della terza procedura assunzionale di 590 unità prevista a settembre. In caso di posti residui, il ministero darà indicazioni per l’assegnazione di eventuali supplenze.
Le immissioni in ruolo autorizzate
Le supplenze restano, purtroppo, ancora una grande occasione di impiego da parte dei docenti e degli ata, considerato che nonostante l’elevato numero di contingente autorizzato, tante cattedre e tanti posti di lavoro resteranno ancora libero. Per quel che riguarda gli Ata sono state autorizzate solo 10.116 immissioni in ruolo, a fronte di oltre 27 mila posti disponibili.
A questo bisogna sommare il deficit di personale che si verificherà in virtù del mancato rinnovo dell’organico Covid Ata.