Spezzoni fino a 6 ore: cambia la normativa con la nuova circolare delle supplenze, ecco l’ordine con cui verranno assegnate dai dirigenti scolastici
Nell’ambito dell’aggiornamento inerente le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), utili per l’attribuzione degli incarichi per il biennio 2022/23 e 2023/24, verranno assegnati anche gli spezzoni pari o inferiori a 6 ore. Proprio in riferimento a questa particolare fattispecie, va segnalato come all’interno dell’ordinanza ministeriale ci sia un passo indietro rispetto agli ultimi anni, con la reintroduzione della normativa secondo cui si regolamenta l’attribuzione delle ore di insegnamento pari o inferiori a sei ore settimanali, che non concorrono a costituire cattedra.
La precedente ordinanza ministeriale
Fino allo scorso anno, le ore di insegnamento pari o inferiori a sei ore settimanali (nella scuola secondaria), che non concorrono a costituire cattedra, vengono conferite direttamente dai dirigenti scolastici. Ovviamente vanno accettate dai candidati e venivano valutate come ore aggiuntive oltre l’orario d’obbligo.
Il limite era un totale massimo di 24 ore settimanali, e venivano conferite ai docenti dell’organico dell’autonomia, in possesso di specifica abilitazione o specializzazione sul sostegno. Altrimenti si scorreva in base al titolo di studio valido per l’insegnamento della disciplina.
Le novità della nuova circolare
La nuova circolare sancisce invece che gli spezzoni fino a sei ore seguano le seguenti indicazioni:
precedenza ai docenti con contratto a tempo determinato, con diritto al completamento d’orario, in servizio nella stessa scuola e in possesso del titolo di abilitazione per l’insegnamento di interesse. In seconda battuta vengono assegnate ai docenti di ruolo della stessa scuola, purchè dispongano del titolo di abilitazione per l’insegnamento di interesse, sino ad un massimo di 24 ore settimanali, come ore aggiuntive di insegnamento.
Infine agli insegnanti a tempo determinato in possesso del titolo di abilitazione per l’insegnamento di interesse. In via alternativa si attinge dalle graduatorie di istituto.