Decontribuzione stipendi: aumento subito in busta paga per docenti e Ata fino a 62 euro, ma non è il rinnovo del contratto scuola
Per il momento nessun aumento in busta paga tramite il rinnovo del contratto scuola e gli aumenti attesi da diversi anni. Ma comunque la busta paga dei docenti sarà più corposa, e non ci riferiamo unicamente al saldo del nuovo bonus 200 euro, erogato anche ai precari della scuola esclusi dal primo giro di pagamenti.
In attesa del rinnovo dei contratti
Il Decreto Aiuti Bis consentirà di percepire un aumento simile a quello che era stato proposto per il rinnovo dei contratti e rifiutato dei sindacati. Grazie a una riduzione della pressione fiscale, l’effetto sarà quello di un aumento in busta paga.
L’intervento del Governo mira a conferire l’aumento all’1% della decontribuzione dei redditi fino a 35 mila euro fino al 31 dicembre 2022. Questo avrà l’effetto di un aumento del netto in busta paga, andando incontro alle richieste di Cgil, Cisl e Uil.
Esonero contributivo
Ma in cosa consiste questo aumento? I dipendenti della scuola, sia pubblici che privati, beneficeranno di una maggiore somma direttamente in busta paga. Si tratta di una somma che solitamente i datori di lavoro versano direttamente allo Stato come contributo per la pensione. Questo però non vorrà dire una penalizzazione sui contributi versati.
Si tratta solo di una trattenuta in meno sullo stipendio. Al momento la riduzione del versamento attualmente in vigore, che si traduce in corrispondente incremento in busta paga, è dello 0,8 per cento. Ora si aggiungerà un ulteriore taglio dell’1 per cento. Questo significa che l’aliquota contributiva a carico del lavoratore scenderà temporaneamente al 7,39% (dall’originario 9,19%).
Fino a 62 euro in più al mese
Il beneficio sarà riservato unicamente, sotto forma di esonero contributivo ai lavoratori dipendenti con imponibile fino a 2.692 euro lordi al mese.
In media, secondo i calcoli, grazie a questa decontribuzione, i lavoratori potrebbero percepire in busta paga fino a 62 euro mensili. E’ il calcolo fatto sullo stipendio di un docente della scuola secondaria con 10 anni di anzianità.
Non si può però a priori stabilire una somma uguale per tutti, considerato che si tratta di un criterio molto specifico, che va calcolato in base all’imponibile medio mensile del lavoratore dipendente.