Diplomati magistrali in Gae con riserva: l’annullamento del contratto dipende dalle tempistiche con cui verrà emessa la sentenza nei loro confronti
Sono alle prese con la presentazione delle domande valide per ottenere supplenze da GaE e GPS al 30/06 e al 31/08 anche i diplomati magistrale inseriti in GPS a pieno titolo e in GaE con riserva. Per loro si configura una situazione ancora più peculiare rispetto agli altri candidati, che già di per sè devono gestire la difficoltà di scegliere al meglio le 150 preferenze in modo da orientare l’algoritmo nel modo giusto per ottimizzare le possibilità di convocazione.
Scelte al buio
Scelte la cui difficoltà aumenta considerevolmente se si considera che in molti casi vanno fatte al buio per mancanza di pubblicazione di disponibilità delle sedi a pochi giorni dalla chiusura di tutta la procedura.
Ci sono anche docenti inserita in GaE con riserva, diplomati magistrali prima del 2001 in attesa dell’esito della sentenza dal 2015, che sono in difficoltà riguardo la necessità o meno di rinunciare a questa graduatoria ad esaurimento.
Le sentenze sfavorevoli
Non è infatti ancora risolta la questione dei diplomati magistrale inseriti in GaE e anche immessi in ruolo con riserva, destinatari poi delle sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che si è espressa negativamente sul loro inserimento, facendo decadere la carica.
Con la nuova legge, le sentenze sfavorevoli notificate successivamente al ventesimo giorno dall’inizio delle lezioni nella regione di riferimento, non fanno decadere i contratti.
Le tempistiche
Questo apre il dibattito sulla necessità di rinunciare alle supplenze da Gae oppure no. In caso di rinuncia, si parteciperò solo alle GPS. In caso di partecipazione, tutto dipenderà come detto dalle tempistiche della sentenza. La non partecipazione all’assegnazione delle supplenze da GaE si esprime nella domanda online, nella sezione Insegnamenti.
La decisione dunque circa l’eventuale rinuncia alla partecipazione dell’assegnazione delle supplenze da Gae è a discrezione dei singoli candidati che devono valutare il rischio derivante dalla possibilità di vedersi revocare l’incarico nelle prime settimane in caso di pronuncia della sentenza.