Disponibilità residue Gps: saranno assicurate solo prima dell’avvio dell’algoritmo, ma le date potrebbero variare a livello provinciale
Tra pochi giorni l’algoritmo delle supplenze inizierà a girare per assegnare le sedi ai candidati che hanno presentato entro i termini previsti le domande di attribuzione degli incarichi al 31 agosto o 30 giugno 2022. Domande in molti casi presentate al buio, dal momento che anche quest’anno si è presentato il problema del non conoscere le disponibilità residue dei posti per le Gps.
Successo quantitativo ma non qualitativo
L’anno scorso l’algoritmo ha fatto il suo esordio, e se è stato considerato un successo dal punto i vista quantitativo da parte del ministero, considerato che è riuscito ad assegnare entro settembre oltre centomila incarichi, non altrettanto si può dire dal punto di vista qualitativo. E da questo punto di vista si può chiedere per informazioni a tutti quei candidati che non sono riusciti a ottenere un incarico senza capirne esattamente la motivazione, vedendosi in molti casi superati da chi era indietro in graduatoria.
Il ministero si è detto convinto che le incongruenze sono dipese dal tipo di scelte fatte dai candidati al momento della presentazione della domanda, ma resta il dubbio he qualcosa non abbia funzionato nella logica dell’algoritmo.
Diminuisce il margine di errore concesso
Quest’anno chiamato alla prova del nove: le aspettative, dopo un anno in cui si è potuto intervenire a livello tecnico sulla base di quanto avvenuto dodici mesi fa, sono più alte e i margini di errori concessi e comprensibili saranno minori.
Al contrario dello scorso anno, quando il ministero ha garantito le disponibilità entro una certa data (fermo restando che era una data che seguiva di molto l’apertura della presentazione delle domande), promessa poi disattesa, quest’anno non ha garantito alcuna disponibilità e anche gli Uffici Scolastici che le hanno pubblicate hanno messo le mani avanti avvertendo che potranno ancora cambiare.
Avvio dell’algoritmo da definire
Le disponibilità però dovranno essere complete alla data in cui si deciderà di far girare l’algoritmo, e questo rende incerto il suo avvio, che potrebbe oltretutto variare a livello provinciale. Insomma le incertezze non mancheranno nemmeno quest’anno, le polemiche di conseguenza pure.