Trattativa rinnovo contratto scuola: 550 euro al mese di aumento per i docenti, la promessa elettorale fa sognare ma lascia perplessi
Equiparare gli stipendi dei docenti italiani a quelli dei colleghi europei. Una richiesta che i sindacati fanno da tempo, ma che la politica nemmeno lontanamente riesce ad avvicinare. Adesso è però la politica stessa a proporre questa possibilità, anzi ad annunciarla come promessa elettorale in caso di vittoria alle il 25 settembre. La promessa arriva dal Segretario del Partito Democratico Enrico Letta e ha creato un polverone.
Aumento stipendio, tuto fermo
Perchè se teoricamente si tratta di un proposito condivisibile e ammirevole, lascia perplessi come si possa pensare di mettere sul piatto una cifra che lontanissima da quella proposta nella trattativa per il rinnovo del contratto scuola negli ultimi mesi e negli ultimi anni. Se l’aumento stipendio è fermo e i sindacati hanno detto no al contratto ponte proposto dal ministero per fine agosto con cifre intorno ai 50 euro netti al mese di aumento, un motivo ci sarà.
Il gap con l’Europa
Servirebbero fino a 8 miliardi di euro per equiparare gli stipendi dei docenti italiani a quelli dei colleghi europei. E’ fattibile? Secondo l’istituto Euridyce che a luglio di quest’anno ha fornito i dati relativi agli stipendi dei docenti in Europa, il gap da colmare è enorme. Basti pensare che già dopo 10 anni di carriera professionali i docenti italiani di tutti gli ordini e gradi di scuola accumulano in media circa 7.800 di ritardo rispetto a quanto accade mediamente ai colleghi europei. A fine carriera, il divario aumenta con uno stipendio che aumenta di circa il 50% in relazione all’esordio carriera. La differenza adesso sale a 10 mila euro.
550 euro di aumento di media
Colpa anche della “progressione lenta”, che significa che in Italia per arrivare al massimo stipendio percepibile bisogna attendere 35 anni.
Gli stipendi dei docenti italiani i più bassi della Pubblica Amministrazione. Si passa dalla media di 34.491 per l’intera P.a, a 28.440 euro per la scuola.
Questo significa che per arrivare ai colleghi europei, i docenti italiani dovrebbero beneficiare di un aumento che può arrivare anche a 850 euro al mese, circa 550 di media, all’inizio della carriera almeno 300 euro mese. Sarà davvero in grado il nuovo Governo di reperire somme simili per valorizzare il lavoro dei docenti italiani? Alle urne l’ardua sentenza. In questo caso gli arretrati raggiungerebbero cifre enormi.
Parlare di arretrati è come parlare di seminare Basilico sulla Luna. nell’ultimo aggiornamento contrattuale ci hanno dato un forfait e lo stesso sarà nel prossimo aggiornamento quando avverrà. Pertanto non sperate alle cifre enormi degli arretrati tanto chi sta al governo si preoccupa solo per gli aumenti.
E chi ci crede? La realtà è che per avere quello che ci spetta dovremo combattere come i nostri nonni e bisnonni. I dipendenti della scuola non solo prendono meno rispetto ai colleghi europei ma anche rispetto agli altri settori della pubblica amministrazione.
Bene, almeno Letta si è reso conto che siamo in tantissimi, e sta tentando di non rimettere in scena il suicidio dell’epoca Renzi. Saremo tantissimi anche nel caso ci rendessimo conto che sta raccontando balle, spero sia chiaro.
Ma per piacere, evitiamo di credere a queste sciocchezze. Non appoggiavano anche questo governo? Solo ora? Incredibile timing!! E poi? A fine legislatura? Sarà sicuramente anticipata… È un’umiliazione continua. Evitiamo, grazie.
Vediamo di togliere l’obbligo della vaccinazione, altro che aumento.!!!!!!!
L’ennesima “presa per il culo”!
Facciamo glielo mettere per iscritto. Sara’divertente ,dopo, vedere come se la cava