Scuola

Concorso straordinario abilitante sparito nel nulla: con la riforma PNRR serviranno almeno tre anni per avere i vincitori dei nuovi concorsi

Continuano ad esprimere preoccupazione i sindacati in virtù del fatto che a fronte di oltre 200mila cattedre scoperte, nonostante l’annuncio di quasi 100mila immissioni in ruolo in vista de prossimo anno scolastico, i tre quarti di quei posti rischiano di essere assegnati a supplenza.

Procedure concorsuali ancora in corso

Non basta il trionfalismo del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi che sottolinea come siano state dimezzate le immissioni in ruolo del 2021, meno di 60mila su 112mila autorizzate, e sulle procedure concorsuali in corso. Questo il bicchiere mezzo pieno secondo la visione ottimistica del ministero.

Secondo i sindacati, che leggono la situazione in maniera diversa, le procedure concorsuali in gran numero non sono state concluse e quindi non potranno avere effetto sulle attuali stabilizzazioni e sulla necessità di assumere 70 mila docenti entro il 2024.

Record di supplenze annuali

Resta ancora nel limbo gran parte del personale scolastico in attesa di stabilizzazione, il cui contraltare sono le moltissime cattedre senza titolare. Secondo i sindacati, Anief nello specifico, anche quest’anno quei posti sono destinati per almeno il 50% a non essere assegnati. Non c’è troppo ottimismo sui tempi con cui si attueranno i contratti a tempo indeterminato , difficilmente prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Un dato su tutti: per il terzo consecutivo avremo il record di supplenze annuali, con più di 150mila contratti annuali a temine nonostante i concorsi straordinari. La soluzione, ignorata per il momento dal ministero, è di integrare le graduatorie di merito con tutti gli idonei e assumere in ruolo delle Gps anche su disciplina comune, come è stato fatto per il sostegno.

Concorso abilitante bloccato da due anni

La realtà racconta invece di un concorso abilitante bloccato da due anni, sparito nel nulla, nonostante il pagamento della tassa di partecipazione. La nuova riforma del reclutamento comporterà poi un’attesa di almeno tre anni per avere i vincitori dei nuovi concorsi. La fase transitoria poi, per come è stata concepita, impedisce di assumere dalle graduatorie di prima fascia su posti curricolari delle GPS, possibilità riservata ai posti di sostegno. I sindacati spingono per le assunzioni da seconda fascia, con la conferma nei ruoli dopo il conseguimento dell’abilitazione universitaria.