Economia e Fisco, Scuola

Domanda pensione scuola 2023: da gennaio addio alla Quota 102, l’alternativa alla Legge Fornero è l’introduzione di una forma di Quota 100 o Quota 102 flessibile

Se il Governo che verrà eletto a fine settembre non interverrà pesantemente sulla riforma delle pensioni, la domanda per la pensione scuola 2023 rischia di subire gli effetti della Legge Fornero, vista come il fumo negli occhi da molti partiti e soprattutto dai lavoratori a un passo dall’uscita dal mondo del lavoro.

Addio alla quota 102

La prima brutta notizia è che dal 2023 non sarà più possibile accedere alle pensioni con Quota 102. Dal 1° gennaio non ci sarà alternativa alla pensione di vecchiaia o la pensione anticipata ordinaria con 42 anni e 10 mesi di contributi versati (41 e 10 mesi per le donne).

Una situazione che riguarda anche i futuri pensionati del mondo della scuola, che si ritroveranno a dover fare i conti con il ritorno della Legge Fornero, che prevede scadenza di Quota 102, con l’unica via d’uscita rappresentata da pensione di vecchiaia e pensione anticipata ordinaria.

Le richieste dei sindacati al nuovo Governo

Potranno continuare a beneficiare di una via d’uscita agevolata gli educatori e gli insegnanti della scuola dell’infanzia. I sindacati, nello specifico Anief, auspicano che il nuovo Governo riconosca il lavoro del personale scolastico come ad alto rischio di stress da lavoro. Oltre alla necessità, per i docenti, di veder riconosciuto il riscatto della laurea gratuito essendo il titolo obbligatorio per accedere alla professione.

Le altre richieste sono quelle di introdurre assegni allineati all’inflazione, liquidazione immediata del TFS/TFS, anticipo pensionistico di un anno per le mamme. L’alternativa alla Legge Fornero è l’introduzione di una forma di Quota 100 o Quota 102 flessibile.

Come presentare domanda

Chi raggiunge il completamento dei contributi a settembre 2023 e ha compiuto anche i 65 anni ha diritto al pensionamento d’ufficio, ma in ogni caso si deve presentare domanda di pensione all’INPS. Altrimenti il pensionamento è a domanda e dovrà essere presentato entro la fine del 2022 la domanda di cessazione dal servizio. La domanda di pensione all’INPS può essere presentata anche nei primi mesi del 2023, possibilmente entro febbraio.