Rinuncia call veloce 2022: la sanzione è la decadenza dalle altre procedure di chiamata nel caso di aspiranti inclusi in diverse graduatorie
E’ in corso l’assegnazione delle sedi per i candidati che partecipano alla procedura, rientrata in vigore quest’anno nell’ambito dell’assegnazione delle supplenze, chiamata Call Veloce. Gli uffici scolastici regionali stanno procedendo con la seconda fase in cui i candidati, dopo l’assegnazione della provincia, hanno modo di selezionare la sede.
Rinuncia al ruolo
Naturalmente, in caso siano intervenute successivamente delle motivazioni in virtù delle quali il candidato non è più disponibile ad accettare l’incarico, c’è sempre la possibilità di comunicare la propria volontà di rinuncia al ruolo da questa procedura.
Ricordiamo che con la Call Veloce si procede a una convocazione “per chiamata” grazie alla quale si ottiene un incarico a tempo indeterminato in provincia/regione diversa da quelli di pertinenza delle relative graduatorie (GaE e GM). L’assegnazione è relativa a posti che non è stato possibile assegnare da GaE e GM della relativa provincia, tramite la procedura ordinaria.
Le conseguenze della rinuncia
La Call veloce è riservata ai candidati inclusi nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie di merito concorsuali. Possono essere assunti in una regione diversa nel caso di candidati inclusi nelle GM o in una provincia o regione diversa per gli aspiranti inclusi nelle GaE. Chi è inserito in I fascia GaE in due province ha potuto scegliere una sola regione.
La normativa prevede che in caso di accettazione o rinuncia, le conseguenze siano che il candidato decade dalle altre procedure di chiamata. Quindi in caso di accettazione o rinuncia alla nomina la sanzione è la decadenza dalle altre procedure di chiamata, qualora il candidato sia incluso in più graduatorie. Questo comporta che per l’anno scolastico in corso, non può più partecipare alla Call veloce. Potrà però farlo a partire dal prossimo anno scolastico.