Organico covid Ata proroga contratti: il prossimo anno scolastico si passerà da 5 collaboratori per scuola a 1 solo
I dirigenti scolastici sono in allarme a pochi giorni dall’apertura degli istituti e dei primi suoni della campanella: l’organico Ata rischia di essere gravemente insufficiente in tutta Italia e in alcune zone in particolare. Il taglio del contingente Covid non è solo una riduzione legata alla pandemia, ma una restrizione dell’organico che riporta le scuole in una situazione di grave deficit in virtù dei tagli avvenuti negli scorsi anni.
L’allarme dei dirigenti scolastici
L’allarme lo lancia, dopo Anief, anche la Uil Scuola Puglia che etichetta come gravemente insufficiente il personale scolastico, sostenendo che in queste condizioni riaprire gli istituti sarà una vera e propria impresa. Un allarme lanciato già durante lo scorso anno scolastico dai presidi, quando si paventava una sospensione dei contratti covid in corsa. In particolare a gennaio, molti presidi minacciarono di non poter proseguire con il tempo pieno, altri ancora di non poter riaprire gli istituti.
Poco più di un collaboratore per istituto
L’allarme lo lancia alla Gazzetta del Sud il segretario generale della Uil Scuola Puglia Gianni Verga, che ripropone temi che l’organico covid aveva mascherato, ma che adesso con la sua abolizione si ripresentano più gravi che mai: “Le scuole passeranno da un organico aggiuntivo di collaboratori scolastici pari a 3.928 unità (3.188 di organico Covid, oltre a 740 di organico in deroga) ai 740 del prossimo. La media passa così da 5,6 collaboratori scolastici per scuola dell’anno passato a 1,3 del prossimo anno scolastico con stessi spazi e precauzioni sanitarie che sicuramente non mancheranno”.
Lo stato di emergenza
Per il momento il Governo ha escluso la possibilità di rinnovare i contratti covid, anche alla luce della cessazione dello stato di emergenza legata alla pandemia. L’unica speranza a questo punto per sindacati e scuole è il dialogo con il nuovo Governo: “Alla scuola non servono risorse inutili del Pnrr per finanziare progetti extracurricolari, ma occorrono segnali seri per garantire la gestione dell’ordinario” ha concluso Verga.