Assunzioni a tempo indeterminato senza concorso: selezione diretta dei dirigenti scolastici e stabilizzazione dopo 36 mesi dei precari
Sta facendo molto discutere e probabilmente sarà ancora oggetto di dibattito in vista dell’elezione del nuovo Governo, la proposta di abolire integralmente i concorsi scuola per procedere ad assunzioni a tempo indeterminato dei docenti direttamente per scelta e selezione dei dirigenti scolastici.
La proposta dei presidi
Una proposta che avrebbe innumerevoli vantaggi, ma che presterebbe inevitabilmente il fianco anche a molte critiche e polemiche, oltre che sospetti. La proposta è arrivata direttamente da chi conosce bene la situazione delle scuole e tutte le difficoltà che ci sono per immettere in ruolo i docenti: Antonello Giannelli, presidente dell’ANP, Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, si dice convinto della bontà di una soluzione già adottata all’estero.
I difetti dei concorsi
L’eliminazione dei concorsi scuola avrebbe sicuramente il vantaggio di una forte riduzione dei costi da parte del ministero, che ogni anno investe buona parte del budget a disposizione per l’organizzazione delle procedure. Procedure che sono poi soggette a molti rallentamenti e ritardi, e che non riescono a stare dietro alle esigenze di immissioni in ruolo della scuola. Non solo: si tratta di un meccanismo che negli ultimi anni ha evidenziato le proprie imperfezioni, sia per quel che riguarda la modalità dei test a crocette sia per quel che concerne le tempistiche relative alle pubblicazioni delle graduatorie e agli errori che vengono commessi in fase di predisposizione delle prove stesse.
Secondo Giannelli, quindi, per cambiare una modalità di reclutamento docenti che in Italia i fatti hanno dimostrato non funzionare, si dovrebbe intervenire sul meccanismo di assunzione del personale, al momento non ideale per soddisfare la richiesta o per farlo in maniera ottimale.
Stabilizzazione dopo 36 mesi di servizio
D’altra parte il precariato storico italiano che caratterizza la scuola e il ricorso massiccio alla supplentite sono prove concrete che lo testimoniano. Ad esempio, la stabilizzazione automatica dopo tre anni di lavoro nel mondo della scuola dovrebbe essere assicurata.
No alla selezione nozionistica
Per questo Giannelli propone un modello di reclutamento docenti estero, in cui si attribuisce alle scuole il potere di assunzione del personale stesso. I dirigenti scolastici avrebbero il diritto e la responsabilità di selezionare il personale in base a competenze e colloqui, provando poi sul campo il valore dei docenti, abbandonando il metodo nozionistico che troppo spesso è lontano dalle esigenze degli alunni.
Come al solito gli ultimi tra gli ultimi