In vista dell’autunno, in seguito al suono delle prime campanelle, sorge l’esigenza per le scuole di iniziare a pensare a preparazione, predisposizione e approvazione del PEI, il piano educativo individualizzato per gli alunni con disabilità. Un aspetto del mondo della scuola ancora particolarmente incerto.

I nuovi modelli di Pei

Con la Sentenza n. 3196/22 emessa dal Consiglio di Stato è tornata in vigore l’efficacia del Decreto Interministeriale n.182 del 29 dicembre 2020 concernenti le Linee guida e i nuovi modelli PEI. Dunque abolito l’annullamento del pacchetto normativo.

Il Tar sosteneva che fossero state dettate norme generali innovative in materia di inclusione utilizzando lo strumento del Decreto e non un regolamento. La critica riguardava anche la composizione del GLO diversa da quella contemplata dalla normativa primaria e l’esonero di discipline per alcune categorie di studenti con disabilità.

In vista del nuovo anno scolastico c’è molta confusione, in virtù del fatto che per molti docenti dei più svariati ordini di scuola ci saranno poche certezze circa la compilazione del “nuovo” PEI.

Prospettiva bio-psico-sociale

Spina dorsale darà la prospettiva bio-psico-sociale sulla base dell’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute emanato dall’OMS) che crea un filo conduttore tra condizioni di salute della persona con i fattori ambientali e di contesto generale.

L’unico punto di riferimento per le scuole sono le scadenze. In questo senso non si può andare oltre il 31 ottobre per procedere con l’approvazione del PEI. Scadenza alla quale è comunque possibile derogare, purchè si dimostri la sussistenza di determinate esigenze.

Le scadenze

Il tutto in attesa di un incontro intermedio di verifica aspettando poi prima di giugno il momento della verifica finale e redazione del PEI provvisorio per gli alunni che entrano a scuola per la prima volta o che vengono certificati durante l’anno in corso e che quindi non hanno ancora un PEI.