Scuola

Errori nomine Gps: ritorno alle nomine in presenza, chi non ha espresso preferenza è rinunciatario per specifica cdc per l’intero anno scolastico

Per ministero e uffici scolastici provinciali non ci sono errori ne anomalie, eppure le assegnazioni dell’algoritmo continuano a far discutere non poco, soprattutto con recriminazioni da parte di candidati che ritengono di essere stati ingiustamente scavalcati da colleghi posizionati peggio in graduatoria.

Tornare alle nomine in presenza

Situazioni che contribuiscono a creare incertezza e sfiducia circa l’affidabilità dell’algoritmo preposto a conferire le supplenze da GPS, graduatorie provinciali per le supplenze.

Ormai per quest’anno c’è poco da fare, se non correggere gli errori materiali evidenti come del resto è già stato fatto. Per il futuro i sindacati chiedono un ritorno alle nomine in presenza.

In tutto ciò la sensazione è di un meccanismo ancora poco chiaro, che ha portato alcuni docenti a compiere scelte sbagliate con la conseguenza di essere saltati e di non ricevere nomina per l’intero anno scolastico perché considerati rinunciatari.

I due casi principali

I principali motivi di lamentela, secondo Orizzonte Scuola, sono due

1) Il docente lamenta di essere stato superato in fase di nomina da docenti in posizione inferiore e/o con punteggio notevolmente più basso;
2) Il docente lamenta di non aver ricevuto nomina o di aver ricevuto una nomina diversa da quella cui avrebbe avuto diritto.

Le spiegazioni ufficiali attribuiscono alle precedenze il motivo principale di queste apparenti anomalie.

La mancata preferenza

Per tutti gli altri casi, il motivo della mancata assegnazione dell’incarico è da attribuire alla mancanza di preferenza espressa da un candidato, che lo rende rinunciatario per quella classe di concorso con la conseguenza che non potrà più ricevere nomina da GPS per quella specifica classe di concorso per l’intero anno scolastico.