Scuola

Sanzioni disciplinari docenti: rischio troppi poteri al dirigente scolastico e punizioni ai docenti non produttivi

C’è molto altro nel rinnovo del contratto scuola oltre all‘aumento dello stipendio dei docenti e al pagamento degli arretrati, inevitabilmente temi che finiscono in copertina quando si parla della trattativa tra sindacati e ministero.

Troppo potere ai dirigenti scolastici

Uno dei temi che sta facendo più discutere riguarda la modifica delle responsabilità disciplinari del personale della scuola, presentata ai sindacati dall’Aran.

Le novità normative dovrebbero conferire ulteriore attribuzione di poteri disciplinari al dirigente scolastico. Una direzione intrapresa che porterebbe il dirigente scolastico a essere individuato sempre più come autorità disciplinare nei confronti del personale docente per le sanzioni disciplinari più gravi, a partire dalla sospensione dal servizio fino a 10 giorni.

No a ingerenze sull’autonomia professionale dei docenti

In questo modo, secondo i sindacati, si corre il rischio di far confluire nello stesso soggetto più poteri. Per lo Snals-Confsal “la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione deve restare materia dell’U.P.D. (Ufficio dei Procedimenti Disciplinari).

Anche il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli ritiene impensabile che il dirigente scolastico eserciti ingerenze sull’autonomia professionale dei docenti che comporterebbe l’applicazione di un qualche tipo di sanzione disciplinare.

Il sistema delle sanzioni disciplinari va accuratamente valutato, perchè rischia di diventare incompatibile con la libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione.

Secondo Anief le sanzioni dei docenti che vadano oltre il rimprovero scritto devono restare responsabilità degli uffici per i procedimenti disciplinari presso le direzioni regionali del Ministero, in modo che sia un organo terzo a valutare.

I docenti non produttivi

Altro elemento che ha scatenato molte polemiche, nei sindacati e nei docenti, la possibilità di sanzionare i “docenti non produttivi“. Una eventualità che necessità ancora di approfondimento, e che dunque per il momento non ha senso esaminare considerato che è ancora in fase embrionale.