Riforma istituti tecnici e professionali 2022: rafforzare il raccordo della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni
Si torna a parlare, oltre che della riforma del reclutamento docenti, di altre novità per il mondo della scuola in vista dei prossimi anni. Nello specifico, si parla della riforma degli istituti tecnici e professionali. E’ uno dei cavalli di battaglia del Ministro Bianchi, con riforme inserite all’interno del Pnrr. Il cambio di Governo non dovrebbe comportare in questo senso un freno sostanziale alla riforma.
Sperimentazione e laboratori
La riforma riguarda anche gli insegnanti, con la “previsione di specifiche attività formative destinate al personale docente degli istituti tecnici, finalizzate alla sperimentazione di modalità didattiche laboratoriali, innovative, coerentemente con le specificità dei contesti territoriali senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”
Dunque in base alla riforma, gli insegnanti delle scuole tecniche e professionali dovranno sostenere una formazione specifico per quel che concerne la sperimentazione didattica.
Aumentare gli spazi di flessibilità
La riforma, proprio nella parte inerente la didattica parla della necessità di “valorizzare la metodologia didattica per competenze, caratterizzata dalla progettazione interdisciplinare e dalle unità di apprendimento, nonché aggiornare il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente e l’incremento degli spazi di flessibilità. Con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono conseguentemente definiti gli specifici indirizzi e i relativi quadri orari, nel rispetto dei criteri di cui al presente articolo, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica“.
L’obiettivo è andare verso lo sviluppo di una didattica per competenze, di tipo collaborativo ed esperienziale. In questo modo si potrà assicurare una maggiore personalizzazione dei processi di apprendimento degli studenti, assecondando le loro specifiche esigenze.
Migliorare il rapporto tra scuola e professioni
Il fine ultimo di questa riforma degli Istituti professionali è valorizzare maggiormente rispetto ad ora il rapporto tra scuola e mondo del lavoro e delle professioni, anche mediante l’aggiornamento da parte delle istituzioni scolastiche del Progetto formativo individuale. Per fare questo, il Ministero dell’Istruzione emanerà specifiche linee guida che saranno utili a rendere più fruibili le procedure amministrative per il passaggio dagli istituti professionali agli Iefp (Istruzione e Formazione Professionale).