Scuola

Risarcimento docenti precari: rimborsi di oltre 25mila euro per chi è stato sistematicamente licenziato a giugno e poi riassunto

Uno dei malcostumi della scuola italiana degli ultimi anni, che alimenta le proteste dei sindacati e dei diretti interessati, consiste nell’abitudine di assumere un docente precario per tutto l’anno scolastico per poi licenziarlo a giugno, e magari riassumerlo a settembre. Un modo, secondo i sindacati, per risparmiare lo stipendio dei mesi estivi che penalizza oltremodo coloro i quali non vengono retribuiti a luglio e agosto e continuano a permanere nel limbo del precariato.

Risarcimento riconosciuto dai giudici

Ma dove non arriva il ministero, intervengono i giudici, con sentenze che condannano la scuola italiana e vanno in soccorso dei docenti precari penalizzati in modo palese. La più recente sentenza arriva dal giudice del lavoro del Tribunale di Catania, la dottoressa Federica Amoroso.

Il giudice ha esaminato la richiesta di risarcimento per la mancata somministrazione dei compensi estivi di diversi anni di supplenza.

Oltre 25 mila euro di rimborso

Secondo il parere dei giudici, l’insegnante era stata “utilizzata dal MIUR, prima di essere immessa in ruolo, in attività di docenza mediante la stipula di ripetuti contratti d’insegnamento a tempo determinato”, in particolare per “gli anni scolastici 2000/2001, 2004/2005 e dal 2006/2007 al 2014/2015”: tutti i contratti annuali sottoscritti anteriormente “al 1 febbraio e, comunque, durata superiore a 180 giorni, con svolgimento degli scrutini finali”.

Il ricorso mirava a ottenere il rimborso delle retribuzioni non percepite (con interessi e rivalutazione) e alla relativa valutazione giuridica, dovendosi intendere quello in questione quale periodo di servizio effettivamente svolto (al pari dei colleghi di ruolo)”. Il giudice ha accolto la richiesta condannando il ministero a risarcire il docente con oltre 25mila euro, (25.144,14) a titolo di risarcimento del danno cagionato dall’illegittimo comportamento posto in essere dalle amministrazioni resistenti, oltre interessi dalla data di scadenza dei singoli ratei.

Il calcolatore automatico

Il ricorso è stato promosso da Anief, che mette anche a disposizione di tutti i docenti che ritengono di trovarsi in una situazione di penalizzazione simile un calcolatore automatico gratuito con cui valutare l’eventuale rimborso che si ha diritto di ottenere. I rimborsi e i risarcimenti possono superare anche i 30-40mila euro, secondo la giurisprudenza della Cassazione.