Scuola

Abolizione carta del docente: i precari possono chiedere gli arretrati, poi tagli in vista per finanziare la scuola di Alta Formazione

A meno di rivoluzioni da parte del nuovo Governo, che non sono tra l’altro da escludere considerato che chi vincerà le elezioni potrà avere punti di vista molto lontani rispetto a quelli dell’esecutivo attuale, per la carta del docente si prospettano una serie di tagli nei prossimi anni, che confermano quanto stabilito dalla recente riforma del reclutamento che punta al budget di questo bonus per finanziare la formazione docenti incentivata.

Estensione o taglio del bonus

Al momento il bonus 500 euro relativo alla carta del docente è riservato unicamente ai docenti di ruolo, ed è pensato per agevolare la loro formazione e il loro aggiornamento professionale. I sindacati lottano da tempo per estendere questo bonus anche ai precari, ma per il momento solo i tribunale stanno riconoscendo questo diritto, condannando il ministero anche al pagamento dei cinque anni arretrati.

Sindacati che vorrebbero fosse esteso il bonus anche al personale Ata. Ma alla luce dei tagli previsti in futuro, pensare che il bonus possa essere esteso, diventa utopistico.

Tagli rinviati

Infatti parte dei fondi destinati alla carta del docente a partire dal 2027 confluiranno nella scuola di Alta formazione introdotta dalla riforma del reclutamento, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2022, per la quale serviranno 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. I tagli dovevano essere immediati, ma per il momento si è arrivati al compromesso di attingere per gli anni dal 2023 al 2026 dai fondi della Missione 4 – Componente 1 – Riforma 2.2 del PNNR.

Carta salva, per il momento

“La card docenti resta. Il problema – aveva spiegato ad OS Attilio Varengo, segretario nazionale Cisl Scuola, durante un question time – è che i 387 milioni di competenza della carta docente viene impattata dalla riforma. La riforma fa ricorso alla card docenti, oltre che per la scuola di Alta Formazione, anche per pagare i tutor dei nuovi percorsi abilitanti, per un totale di 50 milioni di euro. E sempre alla carta docenti vengono addossati ulteriori 40 milioni di euro per sostenere il sistema di formazione del personale docente. Nel tempo verranno addossati alla card docenti 96 milioni di euro. Quindi, nella pratica, i soldi della carta del docente potrebbero ridursi da 500 a circa 350/370 euro“.