Proroga organico covid Ata: nessuna novità dal decreto aiuti Ter, sindacati annunciano una mobilitazione in caso di mancato rinnovo dei contratti
Nella bozza del decreto Aiuti Ter, come temevano i sindacati e i diretti interessati, non c’è traccia di fondi destinati alla proroga dei contratti per l’Organico Covid Ata e docenti. Contratti terminati alla fine dello scorso anno scolastico e che, pur essendo sempre slegati dallo stato d emergenza legato alla pandemia ormai cessato, difficilmente verranno rinnovati in vista dell’anno scolastico appena iniziato.
Venuta meno forza lavoro indispensabile
Una situazione che mette in allarme non solo i diretti interessati, che rischiano di restare a casa senza stipendio, ma anche e soprattutto le scuole italiane che si ritrovano da un momento all’altro senza una forza lavoro indispensabile per portare avanti i servizi minimi indispensabili che consentono di aprire ogni mattina le scuole e assicurare assistenza a dirigenti scolastico, docenti e studenti.
Come già denunciato più volte lo scorso anno in occasione del rischio di una mancata proroga dei contratti, in particolare dopo la pausa natalizia, l’organico Ata è assolutamente insufficiente a consentire a molte scuole italiane l’erogazione del servizio scolastico.
Emergenza Covid in bilico
Un’emergenza già drammatica adesso che la pandemia non costituisce un motivo di preoccupazione. Se dovesse esserci ripresa dei contagi, con necessità ulteriori di sanificazione, pulizia e gestione di orari di ingresso e uscita scaglionati, il problema potrebbe deflagrare in tutta la sua drammaticità. Lanciano l’allarme i segretari generali di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams.
Senza proroga dell’organico covid, le scuole passeranno da un organico aggiuntivo di collaboratori scolastici pari a 3.928 unità (3.188 di organico Covid, oltre a 740 di organico in deroga), relativo all’anno scolastico appena conclusosi, ai 740 del prossimo. Questo significa una media di 5,6 collaboratori scolastici aggiuntivi per scuola (anno scolastico 2021/22) ad una media di 1,3 del prossimo anno scolastico.
In attesa delle elezioni
Le segreterie regionali di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno già annunciato che se non arriveranno dal Governo risposte concrete, come accaduto finora, verranno avviate mobilitazioni unitarie sul territorio nazionale. E’ evidente come le elezioni e il prossimo cambio di esecutivo rappresentano da un lato un’opportunità e dall’altro un motivi per rinviare una risposta da parte del Governo.