Immissioni in ruolo da Gps: l’algoritmo non ha rispettato i diritti di graduatoria dei docenti plurititolati con anni di esperienza
Doveva essere l’anno della rinascita della scuola italiana, soprattutto per quel che riguarda le possibilità da offrire agli studenti, e invece si assiste a quella che può essere considerata un’ennesima occasione sprecata: il sistema di reclutamento docenti non ha funzionato nemmeno quest’anno dopo l’esordio di dodici mesi fa e il malcontento si diffonde tra gli insegnanti, ripercuotendosi sugli alunni.
Graduatorie senza docenti
“Se molti alunni non hanno ancora tutti i professori in classe, la responsabilità è del sistema di reclutamento che fa acqua da tutte le parti. Il problema, dunque, non sta nella mancanza di docenti nelle graduatorie, ma nelle procedure concorsuali che puntualmente si impantanano”.
Al fallimento del funzionamento dell’algoritmo, si somma quello dell’immissione in ruolo dalle procedura bandite dal ministero: dallo scorso anno a oggi sono stati banditi cinque concorsi senza che nessuno si sia concluso, con graduatorie che ancora devono essere compilate.
I concorsi in ritardo
I motivi sono da ricercare a più livelli: “A rallentare le operazioni – spiega la Gilda – sono molteplici fattori: le numerose rinunce da parte dei commissari d’esame, che non possono godere di esoneri e percepiscono compensi irrisori rispetto all’impegno che viene loro richiesto; gli errori registrati negli scritti del concorso bandito nel 2020; il ritardo sulla tabella di marcia del concorso straordinario bis, che si sarebbe dovuto concludere entro il 31 agosto e, invece, è ancora in corso. La conseguenza di tutto ciò è che, rispetto al contingente previsto, le immissioni in ruolo effettuate finora sono poco più della metà”.
Il caos algoritmo
Il tema dell’algoritmo poi non può passare in secondo piano. Se qualche inghippo poteva essere tollerato l’anno scorso con l’esordio di questo meccanismo, adesso diventa difficile giustificare il caos del funzionamento di quest’anno:
“Anche sul fronte del reclutamento supplenti per quel che riguarda le immissioni in ruolo da Gps si registrano notevoli disagi a causa del sistema informatizzato che in molti casi non ha rispettato i diritti di graduatoria dei docenti plurititolati con anni di esperienza. I quadri delle disponibilità, pubblicati tardi, spesso sono risultati sbagliati e molti docenti sono stati costretti a presentare domanda alla cieca o per posti inesistenti”, aggiunge il sindacato guidato da Rino Di Meglio.