Recupero giorni seggio elettorale scuola: assenza pienamente legittima, Ata eventualmente impiegato ha diritto al recupero immediato del riposo festivo
Le scuole coinvolte nell’allestimento dei seggi elettorali saranno impegnate dal pomeriggio di venerdì 23 settembre fino a tutto il 26 settembre. Una chiusura, esclusa la domenica, di tre giorni. Questo impegno comporta anche delle ripercussioni sull’orario di lavoro del personale scolastico coinvolto nelle scuole scelte come seggio elettorale.
Assenza pienamente legittima
Il sindacato Flc Cgil spiega che in questo caso, se “il personale scolastico non possa prestare la propria attività nella sede di lavoro perché inaccessibile così come disposto dagli organi competenti, si determina un’assenza pienamente legittima, non riconducibile ad alcuna tipologia di previsione contrattuale”.
“Tali assenze non vanno giustificate, non sono oggetto di decurtazione economica o di recupero, né imposte come ferie o considerate permessi retribuiti e rientrano a pieno titolo nel computo dei periodi utili ai fini dell’anno di formazione e prova e nella continuità del servizio su supplenza”.
La riconsegna della scuola
Quando tutta la scuola viene utilizzata come seggio, non è possibile procedere con le lezioni, che vengono sospese. Gli studenti restano a casa e il personale scolastico non è tenuto a prestare servizio, né a recuperare le ore non svolte.
Se la consegna della scuola avviene nel pomeriggio, non hanno obblighi di servizio i lavoratori (docenti e ATA) impegnati in quella fascia oraria, né sono tenuti ad anticipare o restituire la mancata prestazione. Se ci sono “esigenze di funzionamento”, come per la sostituzione di personale assente alla mattina, il dirigente disporrà i provvedimenti in base al contratto integrativo di istituto.
Le sedi che restano aperte
Se resta aperta la sede centrale il personale docente e ATA in servizio nella sede che rimane chiusa non è obbligato ad adempiere a prestazioni lavorative nella sede centrale a meno che non ci siano “effettive e straordinarie esigenze di funzionamento”.
Se si procede alla chiusura di un singolo plesso o succursale di una scuola con più sedi, ma non della sede centrale, si prosegue con l’attività delle altre sedi della scuola. Anche in questo caso il personale docente e ATA non è tenuto, nei giorni lavorativi di chiusura, a prestare servizio nelle altre sedi salvo non vi siano “effettive esigenze di funzionamento”.
Personale Ata volontario
Nessun obbligo nemmeno in caso di chiusura di una parte dell’edificio scolastico. Se è però aperta la presidenza e la segreteria, il personale ATA resta in servizio per le esigenze di funzionamento. Durante le elezioni, pulizia, sanificazione e organizzazione dei seggi è a carico dell’Amministrazione comunale.
Ma si può trovare un accordo con il comune che dietro compenso può utilizzare su base volontaria il personale ATA della scuola al fine di garantire alcuni compiti precisi, tipo quelli inerenti le funzioni connesse agli impianti/sistemi elettrici e di sicurezza dell’istituto. Questo personale avrà poi diritto al recupero immediato del riposo festivo (domenica, ed anche del sabato se giorno libero).