Caos graduatorie docenti: insegnanti dopo poco più di una decina giorni, con contratto annuale, vengono sollevati, chiuso il contratto e riaperto su supplenza annuale
Prosegue la polemica per gli errori dell’algoritmo e l’assegnazione delle supplenze, soprattutto per quel che concerne il delicato tema del sostegno. In questo caso la polemica non è con il ministero ma direttamente tra presidi e ufficio scolastico del Lazio.
Docenti rimossi dopo una settimana
Il tema è sempre quello delle impostazione conferite all’algoritmo che a cascata starebbero generando errori e ingiustizie nei confronti dei docenti e indirettamente nei confronti degli studenti destinatari di insegnanti non specializzati.
A riprendere il discorso ci ha pensato Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale Presidi del Lazio: “Nonostante si continui a dire che va tutto bene e che in quindi giorni ci fossero tutti i docenti in classe, ci sono invece insegnanti che dopo poco più di una decina giorni, con contratto annuale, vengono sollevati, chiuso il contratto e riaperto su supplenza annuale. Questo non è davvero mai successo. Siamo senza parole”, afferma Costarelli all’Ansa.
Gli errori dell’algoritmo
Il caso cui fa riferimento l’esponente scolastico è quello della pubblicazione di un bollettino per le supplenze in base al quale i supplenti di sostegno che sono stati nelle classi a 12 allievi saranno sostituiti da nuovi docenti, senza la certezza di una nuova destinazione.
Situazione che sarebbe conseguenza diretta degli errori dell’algoritmo o, che dir si voglia, delle impostazioni discutibili con cui è stato settato.
Costarelli non usa giri di parole: “I dirigenti si trovano a chiudere dei contratti dopo due settimane, quando invece si trattava di contratti annuali, e dover fare contratti nuovi, oltre al cambio di docenti per gli alunni di sostegno”.
La risposta dell’Ufficio scolastico
Non accetta questo genere di critiche l’Ufficio scolastico del Lazio che fa chiarezza su quanto avvenuto: “Le nuove assegnazioni pubblicate venerdì sera confermano, nel 90 e più per cento dei casi, quelle dell’inizio dell’anno. A seguito dei reclami di alcuni docenti già nominati, che l’Ufficio ha esaminato nei giorni scorsi, è stato necessario cambiare alcune assegnazioni. In poche decine di casi, alcune nomine sono state annullate, sempre a seguito dei controlli. Si tratta, si ribadisce, di una piccola percentuale delle nomine complessive, fisiologica in una realtà complessa come quella romana, 370mila domande di supplenza, quasi diecimila quelle assegnate, di cui 2.500 solo sul sostegno”.