Scuola

Stabilizzazione precari scuola: il piano di eliminazione dei supplenti di Giorgia Meloni nel programma di Governo

La vittoria del centrodestra guidato da Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che sarà il prossimo premier a capo di un Governo che per il momento sembra molto compatto, cambia la prospettiva anche per il mondo della scuola. Il centrodestra, al contrario del centrosinistra, prima delle elezioni ha presentato oltre a un programma individuale per i singoli partiti che compongono la coalizione, anche un programma comune in caso di vittoria delle elezioni.

Il rinnovo del contratto scuola

Cosa che è avvenuta. Il programma riguarda anche il mondo della scuola, con una serie di interventi mirati principalmente a premiare la meritocrazia (concetto espresso più volte in campagna elettorale e che riguarda tutti i campi della società italiana nelle intenzioni di Giorgia Meloni) e a eliminare il precariato.

Uno dei temi principali con cui dovrà confrontarsi subito il nuovo Governo, in attesa di conoscere i nomi che comporranno la squadra dell’esecutivo e quindi anche il nuovo ministro dell’Istruzione, sarà il tema del rinnovo del contratto scuola. Poi ci sarà da capire come e se si vorrà mettere mano alla riforma del reclutamento docenti voluta dal ministro Bianchi.

Meritocrazia e lotta al precariato

In ogni caso, questi sono i punti cardine del programma di Centro destra presentato dalla coalizione composta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, per quel che riguarda la scuola. Meritocrazia e lotta al precariato sono i punti cardine del programma di riforma della scuola:

Il programma del centrodestra sulla scuola

Rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico.
Piano straordinario per l’eliminazione del precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti
Ammodernamento, messa in sicurezza, e nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie
Valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca.
Incentivare i corsi universitari per le professioni STEM. Maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti.
Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola.
Favorire il rientro degli italiani altamente specializzati attualmente all’estero.