Bonus 150 euro docenti: modulo autodichiarazione bonus 150 euro, buone speranze anche per i precari della scuola
In aggiunta al bonus 200 euro previsto per il mese di luglio scorso, arriva un ulteriore sostegno per i lavoratori dipendenti della scuola, sotto forma di un nuovo bonus una tantum da 150 euro. Si tratta di un bonus con requisiti ancor meno stringenti rispetto al precedente ed è stato introdotto con il decreto Dl Aiuti ter.
Nessuna domanda da presentare
La buona notizia è che per i docenti e il personale ata, quindi in generale per il personale scolastico, non sarà necessario provvedere ad alcuna ulteriore domanda per l’ottenimento del bonus.
Come detto i requisiti per l’ottenimento dell’indennizzo sono ancora meno stringenti rispetto al precedente 200 euro, per il quale la soglia massima di reddito era 20mila euro. In questo secondo caso, invece, il massimale del reddito si abbassa da 35mila a 20mila euro.
L’autocertificazione per i lavoratori dipendenti
I lavoratori dipendenti della scuola che hanno una retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro, otterranno il nuovo bonus in automatico con la busta paga di novembre, senza necessità di dover procedere ad alcuna richiesta. Come in occasione del precedente bonus, però, sarà necessario da parte loro provvedere alla compilazione dell’autodichiarazione con la quale si certifica di non esser percettore di altre prestazioni incompatibili.
L’indennità spetta una sola volta, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.
I pensionati
Anche i pensionati della scuola riceveranno il bonus in maniera automatica dall’Inps a novembre. Hanno diritto all’indennità i residenti in Italia. E’ necessario essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e di reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi, non superiore per il 2021 a 20.000 euro.
Precari scuola in attesa di conferma
Ancora in bilico la posizione dei precari per quel che concerne l’erogazione del bonus. A far ben sperare i precari della scuola di poter rientrare nel bonus, il fatto che l’Inps erogherà il contributo di 150 euro anche ai lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021, abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate. Per il bonus 200 euro è stato così.
Gli altri beneficiari
Previsto il bonus anche per i dottorandi e agli assegnisti di ricerca i cui contratti sono attivi alla data di entrata in vigore del Decreto Legge 50/22 (18 maggio 2022) e che sono iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335.