Immissioni in ruolo 2022/23 sostegno: via alle graduatorie biennali cui attingere dopo l’esaurimento degli altri elenchi
Arriva il nulla osta da parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) in merito alla proposta di decreto del Ministro dell’istruzione con il quale si intende attuare le «Procedure selettive di cui all’articolo 1, commi 18-novies e seguenti, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159».
Immissioni in ruolo su sostegno
Con questo provvedimento si procederà a realizzare graduatorie biennali che consentiranno di immettere in ruolo su posto di sostegno nuovi docenti specializzati. A livello gerarchico, queste graduatorie verranno utilizzate solo dopo che risulteranno esaurite le altre graduatorie finalizzate all’immissione in ruolo, nel limite dei posti autorizzati.
I sindacati non hanno apprezzato la proposta, con UIL scuola che ritiene importante accantonare lo strumento delle graduatorie per preferire contratti a tempo determinato. Il fine ultimo dovrebbe essere quello di assumere in ruolo su tutti i posti disponibili.
Migliorare nel complesso il sistema scolastico
Di parere contrario il CSPI che ha lodato il provvedimento adottato dall’Amministrazione considerata la necessità di assicurare il sostegno didattico e garantire i diritti degli studenti con disabilità. Il CSPI ritiene il settore del sostegno uno di quelli maggiormente penalizzati dalle conseguenze della pandemia da Covid-19 e dalla insufficiente dotazione di insegnanti con contratto a tempo indeterminato.
Secondo il parere del CSPI, è necessario migliorare nel complesso il sistema scolastico, per questo è utile unire alle nuove modalità di reclutamento un investimento strutturale negli organici di sostegno, mediante la trasformazione dei numerosi posti in deroga in stabile organico di diritto.
Il prossimo passo dovrà essere quello di riorganizzare il sistema, “si prevedano procedure che valorizzino la continuità didattica sul sostegno senza creare eccessive separatezze rispetto agli insegnamenti curricolari”.