Aumento stipendio Ata: con il nuovo contratto progressione economica in base al maggior grado di competenza acquisito
In attesa di capire se il ‘no’ al rinnovo del contratto ponte proposto per fine agosto da parte dei sindacati sarà stato utile a ottenere più risorse in vista della nuova trattativa che dovrebbe decollare entro fine anno con il nuovo Governo, emergono alcune novità dal punto di vista normativo ma che attengono in ogni caso la questione economica.
Remunerazione della competenza professionale
Le novità riguardano il personale scolastico e dovrebbero essere introdotte con il rinnovo del contratto di lavoro. In base a quanto riporta Orizzonte Scuola, che ha visionato la bozza di ordinamento professionale Orizzonte Scuola, sindacati e Aran hanno previsto, tra gli altri punti, un meccanismo di progressione economica per remunerare il maggior grado di competenza professionale acquisito.
“Al fine di remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle funzioni proprie del profilo di appartenenza, agli stessi sono attribuiti, nel corso della vita lavorativa, incrementi stabili dello stipendio tabellare”. Questo quanto indicato nella bozza.
Personale esente da sanzioni disciplinari definitive
Secondo la previsione normativa, ci sarà un particolare meccanismo che consentirà il passaggio tra una posizione stipendiale e l’altra: “potrà essere acquisito al termine dei periodi previsti dall’allegata Tabella, sulla base dell’accertato utile assolvimento di tutti gli obblighi inerenti alla funzione“.
Per definire il servizio effettivamente reso, sarà necessario che il dipendente, nel periodo di maturazione della posizione stipendiale, sia stato esente da sanzioni disciplinari definitive che possano comportare la sospensione dal servizio.
Posticipo del passaggio di posizione stipendiale
Se questa fattispecie non dovesse verificarsi, il passaggio alla posizione stipendiale superiore potrà essere posticipato, per mancata maturazione dei requisiti richiesti.
Nello specifico, sono previsti questi rinvii:
a. due anni di ritardo in caso di sospensione dal servizio per una durata superiore ad un mese per il personale docente e in caso di sospensione del lavoro di durata superiore a cinque giorni per il personale ATA;
b. un anno di ritardo in caso di sanzione disciplinare di sospensione dal servizio e dalla retribuzione fino a un mese per il personale docente e fino a cinque giorni per il personale ATA.