Scuola

Pagamento supplenze brevi: ragioneria se ci sono i soldi autorizza il pagamento, altrimenti NoiPA verifica di continuo fino a disponibilità avvenuta

Il pagamento dei precari della scuola, alle prese con incarichi temporanei, è un tema sempre delicato, considerato che costituisce una penalizzazione ulteriore per una categoria già alle prese con il problema della poca stabilità lavorativa.

L’iter burocratico

I supplenti temporanei della scuola sono spesso alle prese con l’attesa del pagamento degli arretrati. Il pagamento delle supplenze temporanee segue un iter particolare, e ci sono spesso incertezze riguardo il momento in cui il docente che ha un contratto di supplenza temporanea riceverà lo stipendio.

La procedura prevede che nel momento in cui viene formalizzata la supplenza con la presa di servizio, la segreteria provvede a inserire i dati sul SIDI. E’ infatti il sistema informatico del MIUR a gestire inizialmente la pratica, per poi girarla al NoiPA, portale che gestisce gli stipendi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Spetta infatti a NoiPA elaborare i dati per provvedere al pagamento dello stipendio.

La disponibilità dei fondi

Compito invece della scuola è quello di verificare il risultato del calcolo elaborato da NoiPA. Il controllo interviene su aspetti come ferie non godute, assenze dal lavoro, assegno nucleo familiare. Se si riscontra una di queste fattispecie, la scuola inserisce provvede alle modifiche e rimanda il conteggio a NoiPA. In caso contrario scatta subito il pagamento dello stipendio, con invio alla Ragioneria Generale dello Stato.

E’ a quel punto compito della Ragioneria verificare la disponibilità dei fondi e autorizzare il pagamento. Se non avviene questa autorizzazione, NoiPA attenderà di poter procedere. NoiPA effettua due emissioni speciali ogni mese, una entro il 18 ed un’altra a fine mese in concomitanza con l’emissione ordinaria.

I ritardi accumulati

Una volta erogata l’emissione speciale passa qualche giorno prima che il docente riceva l’accredito nella modalità indicata alla segreteria. Solitamente la tempistica non supera i dieci giorni. Tutto questo iter, spesso per mancanza di fondi o per inghippi burocratici, porta a ritardi, che si concretizzano in situazioni come quelle in cui si trovano docenti e ATA lamentano che non hanno ancora ricevuto stipendi arretrati per le supplenze temporanee da mesi.