Scuola

Rinnovo contratto scuola: grazie al salario accessorio si può arrivare a 80 euro netti al mesi di aumento per i docenti, sindacati a un bivio

Un passo in avanti, ma forse non sufficiente ad accontentare i sindacati. Lo sblocco di una parte di somme previste per il salario accessorio in favore del CCNL equivalente a poco più di 300 milioni da destinare al personale docente, consentiranno al Governo di sedersi attorno al tavolo della trattativa con i sindacati per il rinnovo del contratto scuola con una proposta leggermente più alta rispetto alla precedente. Ma forse non sufficiente a sbloccare la trattativa.

Si arriva a 80 euro netti di aumento

Il cambio di Governo probabilmente non consentirà di ottenere le cifre richieste prima dell’estate dai sindacati, che si aggirano intorno ai 300 euro lordi di aumento a docente. Cifra lontanissima da quella proposta per la firma del contratto ponte rifiutato per fine agosto, e che adesso avrebbe consentito ai docenti di avere in busta paga circa 50 euro netti di aumento più il saldo degli arretrati.

Lo sblocco di una parte di somme previste per il salario accessorio in favore del CCNL: poco più di 300 milioni da destinare al personale docente, consentirà di spostare in avanti l’offerta, di circa il 5% rispetto alla proposta iniziale. Questo significa che rispetto ai 50-60 euro netti in busta paga di aumento proposti, si aggiungerebbero circa 15-20 euro in più a docente. Si arriverebbe dunque nel migliore dei casi a 80 euro netti, ben lontani dall’aumento netto a tre cifre chiesto dai sindacati.

Sindacati a un bivio

Va anche detto che rispetto ai mesi e agli anni scorsi, lo scenario è cambiato. Se è vero che l’aumento del costo della vita impone richieste ancora più alte da parte dei sindacati in favore della categoria che rappresentano, altrettanto vero che bisogna fare i conti con priorità del Governo che difficilmente consentiranno di immettere liquidità nel breve termine sul fronte del rinnovo del contratto scuola.

Per questo entro fine anno si parlerà ancora e i sindacati saranno di fronte a una scelta: accettare un aumento lontano dalle loro richieste ma comunque importante, anche alla luce del saldo degli arretrati, oppure restare sulle proprie posizioni e rinviare il tutto, con aumenti più significativi da ottenere a questo punto a data da destinarsi.