Proroga organico covid Ata: se un bidello si ammala, per i primi 7 giorni non avrà sostituto, assistenti amministrativi insostituibili fino a 30 giorni di assenza
Prosegue nell’incertezza, vivendo alla giornata, il nuovo anno scolastico con la spada di Damocle dell’aumento dei contagi che potrebbero mettere definitivamente in ginocchio istituti già provati dalla carenza di organico. I sindacati e le associazioni di categoria sono sul piede di guerra, ma di certo il cambio del Governo in atto in questi giorni non aiuta ad avere un interlocutore con il quale programmare i prossimi mesi.
Il fallimento della macchina dei concorsi
I problemi delle scuole sono messi in evidenza da Cgil, che avverte come l’organico docente sia insufficiente. Non è bastata la disponibilità di assunzioni, perchè la macchina dei concorsi non ha funzionato, lasciando scoperti in tutta Italia migliaia di posti. Le cattedre vacanti sono ancora tante, e la motivazione va ricercata nelle procedure lente, nei ritardi nelle selezioni e negli errori.
Non va meglio se si analizza la situazione del personale Ata. Un po’ ovunque mancano collaboratori scolastici addetti alla mensa, alla sorveglianza, all’apertura e chiusura degli edifici scolastici, al sostegno per i bambini diversamente abili. Se un bidello si ammala, per i primi 7 giorni non avrà sostituto. Stessa situazione per gli assistenti amministrativi, sempre più caricati di lavoro e insostituibili fino a 30 giorni di assenza.
La mancanza di organico Covid
“Numeri inadeguati – dice Belmonte – che mettono a rischio la stessa apertura di alcuni plessi. Il personale Ata è insufficiente anche per la decisione di chiudere con l’esperienza dell’organico covid, che invece doveva essere strutturato per venire incontro alle esigenze delle scuole. Assegnare ai ragazzi personale supplente, farli ritrovare ogni anno con docenti diversi e innescare il meccanismo del precariato è inammissibile”.
I problemi nascono anche dalla dotazione in deroga del personale Ata. Sul territorio nazionale si parla di un dipendente assegnato dall’Ufficio Scolastico Regionale per istituto (scuole superiori escluse). La necessità degli istituti sarebbe di almeno 4.
“Per garantire i servizi minimi, c’è bisogno dei collaboratori scolastici. C’è ancora tempo per incrementare gli organici. Stiamo chiedendo di fare pressione per avere il personale che ci spetta, non aggiuntivo”.