Supplenze Gps 2022: candidati considerati rinunciatari per non aver selezionato sedi disponibili nel turno di nomina, ma le scelte sono state fatte al buio
E’ evidente come per l’anno scolastico in corsa la sensazione è che ci si debba abituare all’idea che gli errori dell’algoritmo difficilmente potranno essere integralmente sanati. Un grosso risultato sarebbe già quello di riuscire a intervenire in modo da sanare tutte le criticità in vista del prossimo anno, quando l’informatizzazione nomine supplenze sarà già alla terza esperienza e il margine di errore dovrà essere ridotto al minimo.
Le scelte fatte senza disponibilità
Una delle criticità segnalate dai sindacati al ministero riguarda le conseguenze di alcuni tipi di scelta al momento della presentazione della domanda. Chi non presenta domanda viene considerato rinunciatario.
Il problema è che anche chi ha presentato domanda, quando viene effettuato il turno di nomina, se non ha indicato preferenze compatibili con il proprio turno di nomina (non sono disponibili) viene ignorato dall’algoritmo.
Il problema è a monte, e cioè che in molti hanno dovuto selezionare le 150 preferenze senza conoscere le effettive disponibilità. Le problematiche sono amplificate nelle aree metropolitane come quella di Roma e provincia che conta quasi 500 scuole. Indicare l’intero Comune o l’intera Provincia in un’area metropolitana come quella di Roma diventa una domanda al buio.
Le molte rinunce
E così nel primo bollettino si sono verificate tantissime rinunce. In molti tra quelli che hanno avuto una nomina al primo turno stanno rinunciando. L’algoritmo è settato in modo che sulle rinunce vengono considerate disponibilità sopravvenute.
La conseguenza è che chi si trova in alto in graduatoria, avendo fatto domanda senza conoscere le disponibilità, è considerato di fatto rinunciatario. A quel punto l’algoritmo va avanti. Il risultato è che ottengono supplenze annuali al 30 giugno e 31 agosto aspiranti che sono in alcuni casi posizionati molto peggio in graduatoria. Situazione amplificata sul sostegno, che prevede le graduatorie incrociate il cui meccanismo ignora quelli che sono in prima o seconda fascia.
La soluzione
Una soluzione proposta dai sindacati in vista del prossimo anno (sarebbe impossibile applicarla ora ad assegnazioni in corso e determinerebbe ulteriori ingiustizie per chi non ne ha potuto beneficiare) sarebbe fare in modo che l’algoritmo possa prendere in considerazione ogni volta le posizioni degli aspiranti non destinatari della nomina del turno precedente.