Invio mad e Gps: stretta finale per la deroga, oltre 150 mila supplenti in cattedra su un totale di 850 mila docenti, uno su cinque è precario
Sarebbe quantomeno un segnale di apertura nei confronti dei tanti docenti esclusi dall’assegnazione di una supplenza, peraltro un atto in linea con quanto fatto anche lo scorso anno, ma che quest’anno tarda ad arrivare. Cresce l’attesa per la decisione del Governo di concedere o meno una deroga per l’invio delle domande di messa a disposizione anche da parte di coloro i quali sono iscritti in graduatoria.
Il divieto nella circolare
Una possibilità che la circolare delle supplenze, anche quest’anno, nega in virtù di un meccanismo di difficile comprensione, finalizzato unicamente a non sovraccaricare le segreterie scolastiche di eccessive richieste.
Ma dall’altra parte ci sono coloro i quali, anche in virtù di possibili errori dell’algoritmo e in generale di una procedura da rivedere che ha portato a presentare le domande di informatizzazione nomine supplenze alla cieca senza conoscere le disponibilità, sono rimasti senza cattedra e vorrebbero giocarsi le ultime chance di lavorare anche quest’anno.
In attesa della deroga
La deroga l’anno scorso a fine settembre arrivò, quest’anno, nelle parole e nei fatti da parte del ministero c’è maggiore chiusura, Ma gli ultimi incontri con i sindacati in cui sono stati sollevati tutti i dubbi e fatte presente le critiche sul funzionamento dell’algoritmo, potrebbero portare a un cambio di direzione da parte del Governo.
Se ne saprà di più nei prossimi giorni, quando le parti si incontreranno nuovamente per conoscere le risposte del ministero. I diretti interessati e i sindacati ritengono che sarebbe opportuno consentire l’invio delle mad anche a chi è iscritto nelle Graduatorie provinciali supplenze, di presentare le Mad, le domande di messa a disposizione. Possibilità per il momento negata.
Numeri preoccupanti
L’anno scorso, ma anche negli anni precedenti, il ministero si è poi dovuto arrendere all’evidenza della carenza di insegnanti, consentendo la possibilità di invio delle Mad anche agli iscritti in graduatoria. Quest’anno ancora nulla, nonostante si contino oltre 150 mila supplenti in cattedra su un totale di 850 mila docenti, il che vuol dire che quasi uno su cinque sarà dunque precario. Insomma la possibilità che a breve arrivi una nota ministeriale che consenta anche agli aspiranti docenti presenti nelle graduatorie di presentare domanda di messa a disposizione è tutt’altro che remota.