Graduatorie, Gps e supplenze

Cancellazione Gps: unica soluzione proposta dalle scuole per poter inviare la domanda di messa a disposizione in attesa della deroga

Restano ancora con il fiato sospeso i tantissimi docenti che non hanno ricevuto un incarico di supplenza ma che allo stesso tempo, proprio perchè inclusi nelle gps, sono soggetti al divieto di presentare domanda di messa a disposizione. Un divieto che gli altri anni veniva rimosso mediante deroga, ma che quest’anno per il momento ancora permane.

La proposta delle scuole

L’obiettivo del ministero di non subissare di mail di disponibilità le segreterie scolastiche, va in contrasto con la necessità delle stesse di reperire personale e soprattutto con la necessità di chi stato escluso dalle supplenze di giocarsi ancora una chance di poter lavorare.

E così c’è chi pensa di chiedere l’esclusione dalla GPS per inviare MAD. Si tratta in effetti di un soluzione, estrema, proposta dalle stesse scuole che suggeriscono questa strada ai docenti: farsi cancellare dalle Gps in modo da presentare la MAD. Una soluzione cui devono ricorrere coloro i quali sono rimasti senza supplenza e che in mancanza di una deroga non avrebbero altro modo per ottenere un incarico.

Il divieto nell’ordinanza

Al momento è l’unica soluzione, in attesa che il nuovo Ministero la pensi diversamente da quello attuale e provveda a consentire a chi è stato penalizzato dall’assegnazione delle supplenze di ottenere ancora un incarico.

Al momento chi si trova inserito nelle graduatorie provinciali per le supplenze, come prevede l’ordinanza ministeriale, non può inviare una domanda di messa a disposizione.

Un tema di cui si parlerà nel prossimo incontro tecnico al Ministero, organizzato in primis per parlare delle criticità dell’algoritmo. Al momento però permane questo divieto inserito nell’ordinanza che penalizza sia le scuole che i docenti.

Le conseguenze per scuole e studenti

E così non deve meravigliare che si ricorra ai tantissimi interpelli nazionali delle scuole alla ricerca di insegnanti. Un sistema che porta in molti casi le scuole ad assumere laureati con titolo triennale o altre categorie professionali in pensione, lasciando a casa docenti più titolarti che potrebbero fare gli interessi della scuola e degli studenti