Concorsi

Nomina concorso straordinario bis: conferma nella stessa scuola in cui si sta già svolgendo la supplenza

Procedono le fasi di assegnazione delle nomine dei vincitori del concorso straordinario bis. I vincitori ricevono l’assegnazione di provincia e sede che consente di ottenere una cattedra per rilevare i docenti che hanno ottenuto una supplenza con clausola risolutiva, legata appunto alla nomina del titolare vincitore del concorso.

Se provincia e regione coincidono

I vincitori del concorso straordinario bis ottengono la sede nella provincia della regione nella quale il candidato risulta vincitore. Può però verificarsi il caso in cui provincia e regione in cui si svolge già una supplenza possano coincidere. In questo caso alcuni candidati possono optare per il mantenimento del posto già assegnato con la supplenza. Una situazione regolamentata.

La puntualizza l’USR Lazio, spiegando cosa succede a chi ha già un incarico sulla stessa classe di concorso. Il dubbio in questo caso è se è possibile mantenere la sede di titolarità. La normativa regolamenta il caso della scelta della sede nella provincia assegnata durante la fase 1.

L’incarico a tempo determinato

La gestione della situazione dipende dal tipo di incarico in essere. Ci può essere ad esempio il caso di chi, tra i candidati alla procedura, disponga già di un incarico a tempo determinato annuale per la stessa classe di concorso su di un posto che non è accantonato.

Si tratta di quei posti non elencati negli allegati ai decreti. In questo caso, avrà la possibilità di scegliere di rimanere su questo posto, anziché spostarsi su quello, diverso, che otterrà al termine della fase 2.

C’è poi il caso di chi è titolare di un incarico a tempo determinato con clausola risolutiva ex art. 41 del CCNL su di un posto che è accantonato ai sensi dell’art. 59 co. 9- bis del decreto-legge n. 73 del 2021. Questi posti rientrano tra quelli elencato negli allegati ai decreti nn. 1320, 1446 e 1621. In questo caso la normativa prevede che il candidato si sposti sul posto ottenuto al termine della fase 2. Il motivo è da ricercare nella necessità che questo tipo di incarichi abbiano tutti termine all’esito della fase 2 stessa.

La procedura

Si prospetta poi il caso di chi è titolare di un incarico a tempo determinato sino al 30 giugno 2023 oppure su un’altra classe di concorso. Per i candidati che rientrano in questa categoria, sarà necessario spostarsi sul posto ottenuto al termine della fase 2, salvo rinuncia.

Questo consente di esercitare l’opzione ai docenti assunti su posto al 31 agosto 2022 non indicato tra quelli accantonati e destinati alla procedura del concorso. Il presupposto è che si tratti di posto per la stessa classe di concorso.

La scelta è tra la nuova sede offerta con la procedura di scelta e il posto già occupato, sempre rispettando la data comunicata dall’USR per comunicare la scelta.

Per i vincitori del concorso straordinario bis scatta l’assunzione con contratto a tempo determinato nell’anno scolastico 2022/23 e obbligo di seguire sia il classico anno di prova e formazione con test finale che il percorso universitario di 40 ore (5CFU).