Come funziona l’algoritmo supplenze Gps: disponibilità sopraggiunta a un turno successivo da scuole che hanno comunicato in ritardo per assegnazioni provvisorie
Una delle principali accuse mosse al meccanismo dell’algoritmo riguarda la penalizzazione nei confronti di alcuni docenti che vengono considerati rinunciatari per cattedre poi assegnate a colleghi con punteggi inferiori. Un problema che nasce dall’aver presentato la domanda contenente la scelta delle sedi senza cognizione delle reali disponibilità.
Come funziona l’algoritmo
Un problema poi che si concretizza nei turni di nomina molteplici che non prevedono il tornare indietro, e che per questo escludono i docenti con un punteggio alto a favore di chi è posizionato peggio in graduatoria, generando quella che viene considerata un’ingiustizia.
Basti pensare che in alcune province si è arrivati anche al dodicesimo turno di nomina, con la conseguenza che si vive un vero e proprio caos nell’assegnazione delle supplenze che genera malcontento e senso di ingiustizia.
Il meccanismo dell’algoritmo prevede che quando è il turno di un candidato, se tra le scuole non c’è una delle scelte da lui effettuate, il candidato viene sorpassato e considerato rinunciatario.
Le scelte al buio
Questo perchè ogni candidato ha espresso le preferenze (un massimo di 150 tra analitiche e sintetiche) entro il 16 agosto. Scelte fatte senza conoscere le disponibilità. In base a queste scelte, quando arriva il turno di nomina del docente, analizza l’incrocio tra preferenze e cattedre esistenti.
Il turno di nomina non è unico, e questo causa quelle che vengono definite ingiustizie. Infatti man mano che i turni di nomina vanno avanti, si liberano cattedre che erano state scelte da docenti ben posizionati in graduatoria, ma che diventa “disponibilità sopraggiunta” solo a un turno successivo.
Le disponibilità in ritardo
Si tratta non solo di cattedre disponibili in seguito alle rinunce, ma di cattedre per cui le scuole hanno comunicato in ritardo la disponibilità o provenienti da assegnazioni provvisorie in ritardo, o di posti in deroga su sostegno assegnati ad un mese dall’inizio delle lezioni.
Il che genera ingiustizie, perchè chi era posizionato meglio in graduatoria o non ha effettuato quella scelta o ha avuto una cattedra meno apprezzata, salvo poi vedere quella cattedra diventare disponibile nei turni di nomina successivi quando non può più ottenerla, con la beffa di vederla assegnata a chi era posizionato molto peggio in graduatoria.