Scuola

Aumento stipendio docenti e Ata: prosegue la trattativa, fino a 120 euro di aumento e saldo fino a 3mila euro di arretrati

Entro fine anno, almeno stando alle indicazioni dei sindacati, potrebbe arrivare la tanto attesa firma sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il comparto scuola. La trattativa dovrebbe concludersi con un aumento dello stipendio per i docenti e ATA fino a 120 euro.

Il no al contratto ponte

La media dovrebbe essere tra i 90 e i 100 euro di aumento in busta paga per il personale scolastico. Il massimo aumento dello stipendio riguarderà solo alcuni docenti.

La trattativa per il rinnovo del contratto scuola sembra essersi finalmente sbloccata, dopo la chiusura da parte dei sindacati prima dell’estate che avevano bocciato la proposta di un contratto ponte da firmare a fine agosto. In quell’occasione solo Anief si era detto disposto, tra i sindacati, a firmare il rinnovo.

Adesso ci si incontrerà nuovamente con il proposito di concludere la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/2021 relativa al contratto delle aree Scuola, Università, Afam e Ricerca. Inevitabile che oltre alla parte normativa, le attenzioni dei docenti e del personale scolastico in genere siano tutte concentrate sull’aumento delle retribuzioni degli insegnanti e del personale ATA.

Gli aumenti previsti

Le cifre sono di 120 euro lordi in più in busta paga, ma si tratta dell’aumento massimo possibile. Per gli Ata l’aumento sarà inferiore. In base alle modifiche introdotte con la Legge di Bilancio 2022 per premiare la professionalità degli insegnanti, non tutti gli insegnanti avranno gli stessi aumenti.

Gli aumenti degli stipendi per il personale scolastico previsti si aggirano in media tra i 90 e i 100 euro lordi. Un aumento del 25% circa rispetto agli 80 euro lordi del contratto 2016-2018 attualmente in vigore.

Il saldo degli arretrati

Parte interessante di questi aumenti è il saldo degli arretrati, che per alcuni docenti potrebbe arrivare fino a 3.000 euro. Grazie al taglio del cuneo fiscale potrebbe esserci un ulteriore aumento tra i 25 e i 30 euro. Questo in effetti non sarebbe un aumento di stipendio lordo ma una riduzione delle tasse.

Per sbloccare la trattativa sono stati decisivi gli altri 300 milioni di euro aggiuntivi che, su richiesta del Ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, alla Funzione Pubblica sono stati destinati all’aumento degli stipendi sottraendoli dalle risorse del fondo MOF (Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa).