Scuola

Proroga organico Covid: assegnazione alle scuole dei 40mila posti aggiuntivi dell’ultimo biennio che oggi ancora non ci sono

Si parlerà anche del rinnovo dell’organico Covid nell’incontro tra ministero e sindacati organizzato per fare il punto sulla situazione relativa al caos supplenze provato dai presunti errori dell’algoritmo. Un tema a margine ma che verrà introdotto dai sindacati per anticipare quelle che potrebbero concretizzarsi come criticità urgenti nelle prossime settimane se la curva dei contagi dovesse continuare la sua risalita.

Organico aggiuntivo

La situazione attuale racconta di un anno scolastico iniziato da oltre un mese, ma nel frattempo ci sono ancora moltissimi studenti privi di tutti gli insegnanti in classe. Situazione che non potrà migliorare fino a quando non verranno completate le operazioni per individuare i docenti precari da nominare con le supplenze. Altra criticità è rappresentata dai ranghi ridotti cui è costretto il personale ATA, anche in virtù dell’assenza di organico aggiuntivo Covid, quello cui si era fatto ricorso negli scorsi due anni proprio per fare funzionare le scuole in presenza del Covid.

La priorità in ogni caso è sicuramente quella relativa alle problematiche legate al funzionamento, o sarebbe meglio dire al malfunzionamento dell’algoritmo che assegna le supplenze da Gps e che sta portando migliaia di supplenti a rinunciare o ad accettare cattedre lontane.

I ricorsi al giudice

La beffa è che si tratta di una situazione che coinvolge anche chi ha punteggi alti e posti vacanti disponibili nelle vicinanze. La conseguenza è il ricorso al parere del giudice, con tantissimi cambi di supplenti e nuove nomine, per via degli inevitabili ricorsi presentati.

Da capire cosa vorrà fare in tempi brevi il ministero per attuare quelle che sono considerate urgenti modifiche al sistema organizzativo e informatico. Curiosità anche per capire se verrà concessa la deroga per l’invio delle Mad a chi è già presente nelle Gps.

Assegnazione dei 40mila posti aggiuntivi

Ci si aspetta dunque modifiche al regolamento che gestisce le Graduatorie provinciali. I sindacati spingeranno affinchè il nuovo Governo provveda ad approvare un provvedimento utile a riformare il sistema di reclutamento e la gestione della fase transitoria. Lo scopo è dare una via d’uscita alle scuole assegnando i 40mila posti aggiuntivi dell’ultimo biennio che oggi ancora non ci sono.