Nuovo Pei 2022 cosa cambia: le discipline possono essere considerate trasversalmente nelle attività didattiche, soprattutto nel caso di bambini con disabilità gravi
Arriva il nulla osta da parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione all’utilizzo del nuovo schema di decreto interministeriale che disciplina le modifiche al precedente decreto in materia (n. 182/2020) per quel che riguarda l’«Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’art. 7, comma 2-ter, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66».
Le considerazioni del Cspi
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ribadisce l’importanza di tenere presente le motivazioni che hanno reso necessaria l’emanazione del provvedimento in questione. Il riferimento è al pronunciamento del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Ministero dell’Istruzione riformando la Sentenza del TAR Lazio n. 9795/21 a seguito della quale era stato annullato il decreto interministeriale n. 182/2020 con le Linee Guida e i nuovi modelli di PEI.
Secondo il Cspi, è da considerarsi positivo che il Ministero è intervenuto sugli aspetti controversi del decreto interministeriale 182 che avrebbero potuto comunque portare a contenziosi, elementi che, seppur evidenziati nel parere reso dal CSPI nella seduta n. 46 del 7.9.2020, non erano allora stati presi in considerazione dall’Amministrazione.
Le necessità
Parere favorevole anche per quel che concerne gli interventi che hanno modificato i modelli di PEI e le Linee Guida che rendono coerenti gli interventi e consentono un più flessibile utilizzo dei modelli stessi.
Secondo il Cspi è necessario specificare che l’utilizzo dei modelli in questione potrà essere graduale a partire dall’ingresso nella scuola dell’infanzia, dalle classi prime di ogni ordine e dalle classi terze per la scuola secondaria di secondo grado.
E’ però necessario che nel frattempo venga integrato il decreto correttivo con la precisazione che i modelli di PEI terranno conto della diagnosi funzionale (per tutti i casi in cui non sia stato predisposto dagli organi competenti il profilo di funzionamento) ovvero del profilo dinamico funzionale, qualora elaborato.
Richieste di modifica
Queste le modifiche che dovranno essere messe in atto nelle Linee Guida:
1. a pag. 16 – Progetto individuale. È stato aggiunto: “È comunque possibile che la famiglia non richieda all’ente locale la predisposizione del progetto individuale”. Il CSPI propone di eliminare questo passaggio perché è implicito che, dovendo la famiglia chiedere questo intervento, possa anche non farne richiesta. Il legislatore, inoltre, richiama una norma precedente il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, la legge 328/2000 cioè, per ricondurre a sinergia gli interventi progettuali di inclusione dentro e fuori la scuola. Al contrario mettere in evidenza questa possibilità potrebbe fungere da disincentivo e portare a sottovalutare un impegno che non è solo della scuola e soprattutto è rivolto al futuro progetto di vita della persona con disabilità.
2. a pag. 28 – Interventi sul percorso curricolare – Sezione 8. Sono stati cancellati i riferimenti alla progettazione per aree disciplinari sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria di primo grado essendo le Indicazioni Nazionali per il curricolo impostate per discipline. A tal proposito, pur considerando naturalmente adeguato l’intervento correttivo perché coerente con la normativa, il CSPI ritiene che in alcuni casi, soprattutto nella scuola primaria, le discipline possono essere considerate trasversalmente nelle attività didattiche, soprattutto nel caso di bambini con disabilità gravi il cui apprendimento può essere facilitato da un approccio più globale. Non prevedere in modo esplicito nelle Linee Guida e sui modelli di PEI la possibilità di considerare anche obiettivi trasversali alle discipline, prioritariamente centrati su alcune di esse, potrebbe diventare una barriera.