Scuola

Sanzioni mad Gps: in attesa della deroga non sono previste conseguenze specifiche nella normativa, ma il divieto resta

I sindacati proveranno fino all’ultimo momento a convincere il ministero della necessità di concedere anche quest’anno la deroga per chi è inserito in Gps affinchè possa inviare, in caso di mancata ricezione di incarico mediante l’informatizzazione nomine gestita dall’algoritmo, la domanda di messa a disposizione.

Le cattedre vacanti sono tante

La situazione attuale suggerisce che anche quest’anno sarà necessario per i dirigenti scolastici ricorrere allo strumento della messa a disposizione per coprire le cattedre vacanti. Una procedura dalla quale per il momento, in base a una normativa che sindacati e docenti fanno fatica a capire e a coglierne il senso, esclude di fatto chi è inserito in graduatoria, anche se non ha ricevuto per vari motivi un incarico di supplenza.

L’anno scorso il ministero in questo senso ha concesso una deroga, mentre quest’anno, a più riprese, è stato specificato che non è prevista questa decisione. Le carte in tavola potrebbero cambiare con l’arrivo del nuovo Governo, ma in questo senso ci sarebbe da aspettare ancora qualche settimana.

La procedura di assegnazione

In ogni caso, prima di arrivare alle domande di messa a disposizione, per l’assegnazione di un incarico devono essere consultate le graduatorie di istituto e quelle delle scuole viciniori.

La decisione di non permettere ai docenti che sanno che non potranno ricevere incarico da GaE o GPS di poter inviare la domanda di messa a disposizione è contestata dai sindacati e dai diretti interessati, ma al momento il ministero sull’argomento mantiene la propria posizione.

Sanzioni non prevista ma non da escludere

Va detto che la normativa non prevede sanzioni specifiche in caso di supplenza da MAD per un docente inserito in una qualsiasi graduatoria, anche per classe di concorso diversa da quella per la quale riceve la supplenza. Ma la regola resta, e quindi anche se non ci sono sanzioni specifiche previste dalla normativa, provvedimenti potrebbero comunque essere presi, e potrebbero andare al di là della semplice revoca dell’incarico. Motivo per cui è bene pensarci bene prima di inviare comunque la domanda di messa a disposizione se si è iscritti in graduatoria prima che arrivi una eventuale deroga.