Carta del docente per precari: come richiedere il bonus da 500 euro e gli arretrati di 5 anni anche per supplenti con contratto a tempo determinato
Con l’arrivo del nuovo Governo di centrodestra si potranno avere le idee più chiare sul futuro della carta docente, bonus da 500 euro per la formazione e l’aggiornamento professionale che sembra essere stata messa fortemente in discussione dalla riforma del reclutamento docenti che ha provato a dirottarne le risorse.
Si allarga la platea dei beneficiari, ma solo in tribunale
Un diritto dei docenti che paradossalmente i sindacati provano ad ampliare verso il settore dei precari, al momento esclusi da questo beneficio, tramite i ricorsi in tribunale che puntualmente vengono accolti ma che non sono sufficienti, almeno per il momento, a convincere il Governo ad adeguare la normativa.
E così la carta del docente si trova a metà strada, tra il rischio di essere cancellata, o quantomeno ridimensionata, e il tentativo di estenderla a una platea di beneficiari ancora maggiore.
Rimborsi per 2mila euro
L’ultima sentenza da parte di un Tribunale conferma la necessità di assegnare i 500 euro annuali per l’aggiornamento anche ai supplenti: lo ha stabilito un giudice di Milano, che ha riconosciuto il bonus per la formazione di 500 euro a una ricorrente per gli anni di precariato, con conseguente condanna al pagamento, in favore della docente nel frattempo immessa in ruolo: alla docente andranno gli arretrati di cinque anni scolastici per un totale di 2mila euro di rimborsi.
Conferma per altri 5 anni
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “questa sentenza, come quelle passate, conferma che la richiesta dei precari è più che legittima e che può portare al recupero di somme importanti, fino a 3mile euro. E che dopo avere ottenuto, con l’ultima Legge di Bilancio, la conferma per altri 4-5 anni dell’assegnazione della ‘carta elettronica’ al personale di ruolo almeno per altri cinque anni, sono tantissimi gli insegnanti precari o che sono entrati in ruolo ma che dopo il 2015 non hanno usufruito della carta del docente a presentare con i legali Anief ricorso in tribunale. In pochi mesi, oltre 10mila supplenti o ex supplenti lo hanno fatto, per vedersi assegnati i 500 euro annui arretrati e la somma fino a quando non entreranno di ruolo”.
Discriminazione retributiva
“In virtù delle inequivocabili prese di posizione della Corte di Giustizia Europea e dei giudici ordinari, il Ministero dell’Istruzione farebbe bene a riconoscere il beneficio della carta del docente anche a tutti i precari, cancellando in tal modo una discriminazione retributiva in palese contrasto con il diritto comunitario. In attesa di questo atto di buon senso da parte dell’amministrazione, noi continuiamo a procedere con i ricorsi: oltre agli insegnanti precari, possono impugnare la mancata assegnazione del bonus annuale per l’aggiornamento professionale anche i docenti di ruolo per il recupero delle somme spettanti per la carta del docente per i servizi a tempo determinato svolti nei 5 anni precedenti”.