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Proroga organico covid Ata: una delle prime richieste dei sindacati al nuovo ministro dell’Istruzione, poi doppio canale di reclutamento

Ora che i sindacati sanno qual è l’interlocutore con cui dialogare al ministero, dopo la nomina di Valditara da parte del nuovo premier Giorgia Meloni, inizieranno i colloqui per capire quale direzione prenderà la scuola nei prossimi mesi. Le urgenze sono tante, al punto che è anche difficile stilare una classifica delle priorità.

La riforma del reclutamento docenti

Si va dalla situazione dei precari al rinnovo del contratto scuola passando per l’insufficienza dell’organico Ata dopo la mancata proroga dell’organico covid. Da non sottovalutare anche la questione relativa al funzionamento dell’algoritmo, che in vista del prossimo anno necessiterà di numerosi interventi.

C’è poi di mezzo la riforma del reclutamento docenti, avviata ma di fatto ancora non conclusa dal ministro Bianchi, e che passa soprattutto dall’attuazione dei decreti relativi al conseguimento dei 60 crediti universitari utili ad abilitarsi per i concorsi.

La procedura di immissioni in ruolo

Percorso universitario a pagamento che potrebbe essere a numero chiuso ma del quale non si conoscono ancora costi e modalità di partecipazione. I sindacati segnaleranno subito il fallimento della procedura di immissioni in ruolo che non è stata completata nemmeno per la metà rispetto ai posti autorizzati dal Mef.

In questo senso, se si vuole procedere con l’assunzione di 70 mila insegnanti il prossimo anno, si dovrà procedere con il doppio canale di reclutamento, unica soluzione secondo i sindacati per porre fine ai contratti a termine reiterati dei precari di cui abusa lo Stato italiano e stigmatizzati dall’Europa.

La proroga dell’organico Covid

I sindacati poi chiederanno di reperire i fondi utili alla proroga dell’Organico Covid, i cui contratti sono scaduti alla fine dello scorso anno scolastico lasciando le scuole, soprattutto per quel che riguarda il contingente Ata, in grande difficoltà.

Capitolo contratto scuola: i sindacati chiederanno di confermare la scelta di assegnare quei 280 milioni dei soldi del Mof in contrattazione per permettere un aumento di stipendio minimo adeguato alla crescita del costo della vita.

Infine c’è la questione della riapertura delle graduatorie dell’ultimo concorso straordinario bis: finora ci sono state solo 10 mila assunzioni in ruolo, prorogando a dicembre i termini per l’assunzione.