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Messa a disposizione Ata: molte scuole non accettano più l’invio della candidatura tramite mail, quanto si può guadagnare al mese

Mentre i docenti iscritti nelle graduatorie Gps attendono la tanto attesa deroga da parte del ministero che consenta anche a loro di inviare domanda di messa a disposizione per ottenere quell’incarico negato dalle logiche non sempre comprensibili da parte dell’algoritmo, l’anno scolastico è iniziato da oltre un mese e le scuole necessitano oltre che di insegnanti anche di collaboratori scolastici.

Gli stipendi Ata

Un impiego che può consentire di ottenere uno stipendio base di 1.294 euro lordi al mese (circa 1.000 euro netti) equivalenti a quasi 15.532 euro l’anno lordi.

Per il personale amministrativo con la prima classe stipendiale, cioè con anzianità di servizio da 0 a 8 anni, il contratto nazionale prevede una retribuzione di circa 1.450 euro lordi al mese, che diventano circa 1.200 euro netti, per un totale annuo equivalente a 17.397 euro lordi.

Lo stipendio base mensile di un assistente tecnico è di 1.450 euro lordi al mese. Equivalgono a circa 1200 euro netti al mese, ovvero 17.397 euro lordi l’anno.

L’invio della mad

Anche il personale Ata può fare domanda di messa a disposizione. Chi desidera provare a ottenere un incarico di supplenza, può ricorrere all’invio di una mad, considerato che questa procedura è consentita anche agli impiegati di segreteria e ai collaboratori scolastici.

Per gli incarichi da graduatoria c’è la possibilità di candidarsi in occasione dei bandi sanciti dal ministero in occasione dell’apertura dei bandi, mentre la Messa a Disposizione può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno.

Le scuole che non accettano la mail

Presentare domanda di messa a disposizione consente di ottenere un incarico che permette anche di maturare punteggio, oltre naturalmente al vantaggio di poter avere un impiego retribuito.

Con l’invio della MAD gli istituti di interesse possono convocare il candidato nel momento più opportuno. Alcune scuole non accettano più le domande tramite posta elettronica, ma richiedono l’inserimento della mad in un proprio form.