Cattedre vacanti da concorso straordinario: via all’assegnazione delle nuove supplenze su posti tornati disponibili
Si sta completando in questi giorni l’iter di assunzione in servizio dei vincitori del concorso straordinario bis. L’assegnazione delle sedi a questi docenti comporta la risoluzione del contratto dei supplenti che erano stati assunti da graduatoria di istituto con clausola, in attesa appunto che i titolari fossero pronti ad assumere l’incarico.
Incarico da Gi
Ora questi docenti sono senza cattedra, e avranno bisogno di trovare un nuovo lavoro. Allo stesso modo, si libera la cattedra che occupava il docente vincitore del concorso straordinario bis. Può aver ricevuto finora un incarico da graduatorie di istituto. Ora la cattedra libera dovrà essere assegnata nuovamente graduatorie di istituto, se rientra nella tipologia di supplenze assegnabili da GI.
Si procede con una assegnazione informatizzata delle cattedre da parte delle segreterie scolastiche interessate. La procedura prevede la consultazione delle proprie graduatorie per verificare la situazione di occupazione totale o parziale o di inoccupazione degli aspiranti ai sensi della presente procedura.
Il passaggio successivo è quello di convocare i soli aspiranti che rientrano nei requisiti per accettare la supplenza. Devono perciò essere parzialmente occupati o totalmente inoccupati.
Supplenza dalle GPS
Nel caso la supplenza ai vincitori del concorso straordinario bis sia stata conferita da GPS, l’incarico rientra nella disponibilità dell’algoritmo e verrà assegnata mediante gestione dall’ultimo turno assegnato.
Rientra in questo caso nell’ambito delle “disponibilità sopravvenute”, che diventano oggetto di ulteriori fasi di attribuzione di supplenze nei riguardi degli aspiranti collocati in posizione di graduatoria successiva rispetto all’ultimo dei candidati trattato dalla procedura.
Questo comporta che l’insegnante che perde la supplenza con clausola risolutiva se ha già partecipato al turno di nomina da GPS, verrà escluso dai successivi. Per lui resta la possibilità di ulteriori nomine da graduatorie di istituto.
Sarebbe ora di firmare il contratto nazionale x la scuola. Se non ci sono risorse perché non eliminare quelli che sono già in pensione?
Si continuano a fare concorsi x docenti ma le graduatorie del concorso 2016 accodati al 2018 sono ancora piene. Grazie!
Ma qua siamo fuori di testa!!! Alla mercé di studenti e famiglie! Già hanno svilito la nostra professione con le precedenti riforme, a cosa vogliono ridurci?
Buongiorno sono una docente di scuola primaria, volevo esprimere il mio parere in merito a quanto riportato. Sono anni che si parla di valorizzazione di merito, ricordo a tal i semafori di Brunetta i livelli di Aprea. Nulla da eccepire se a valutare il merito fossero dei soggetti obiettivamente critici, scevri da pregiudizi e a da interessi forzati. Mi spiego meglio, negli ultimi tempi più che in altri, si sta assistenza ad un depauperimento del valore etico nei riguardi della scuola istituzione, anzi quasi come se fosse l’unica responsabile di alcune problematiche che si stanno evidenziando, ad esempio l’insofferenza e la rabbia repressa scatenatasi con la pandemia e con i rincari a cui ogni famiglia è sottoposta, per cui più che valutare il merito in questo tempo io utilizzerei maggiori incentivi per riabilitare questo asse sociale di fondamentale importanza.
Buongiorno sono una docente di scuola primaria, volevo esprimere il mio parere in merito a quanto riportato. Sono anni che si parla di valorizzazione di merito, ricordo a tal riguardo i semafori di Brunetta i livelli di Aprea. Nulla da eccepire se a valutare il merito fossero dei soggetti obiettivamente critici, scevri da pregiudizi e a da interessi forzati. Mi spiego meglio, negli ultimi tempi più che in altri, si sta assistendo ad un depauperimento del valore etico nei riguardi della scuola istituzione, anzi quasi come se fosse l’unica responsabile di alcune problematiche che si stanno evidenziando, ad esempio l’insofferenza e la rabbia repressa scatenatasi con la pandemia e con i rincari a cui ogni famiglia è sottoposta, per cui per incentivare i docenti più che valutare il merito io procederei ad incentivare azioni e momenti di dialogo e confronto e provvederei a riconoscere il duro lavoro che ogni docente competente è chiamato a fare mediando e mitigando ansie e preoccupazioni. (nota; nel precedente commento ci sono presenti delle imprecisioni ortografiche)