5 cfu concorso straordinario bis università: costo di 150 euro, avvio dal prossimo anno e conclusione entro metà giugno
A breve sarà possibile iscriversi al percorso universitario da 5 CFU e 40 ore riservato ai docenti assunti a tempo determinato per l’anno scolastico 2022/23 in seguito al concorso straordinario bis. Il percorso prevede anche una prova conclusiva che consentirà di ottenere l’abilitazione e l’assunzione a tempo indeterminato dal 2023/24.
I costi
Ora si aspetta che le singole università comunichino l’attivazione di questi percorsi, rendendo noti al contempo tempi e modalità di svolgimento delle attività. Con ogni probabilità i primi percorsi verranno avviati i primi giorni del nuovo anno, in modo da concludersi entro il 15 giugno 2023.
I percorsi avranno un prezzo calmierato di iscrizione (tasse incluse) che non supererà i 150 euro per ciascun/a docente. Questo vale per il Lazio, ma è molto probabile che a livello nazionale l’offerta possa essere grosso modo omogenea.
Le aree della professionalità
Lo scopo del corso è di svolgere un confronto tra le competenze dell’aspirante e quelle del profilo professionale proprio del docente.
Il profilo si riferisce a cinque dimensioni o aree della professionalità:
- culturale-disciplinare
- metodologico-didattica
- organizzativa
- istituzionale-sociale
- formativo-professionale
La composizione
Il percorso si divide in 40 ore di attività formative che equivalgono a 5 crediti formativi universitari (CFU).
Le 40 ore di attività sono organizzate in tre aree tematiche relative alle summenzionate aree della professionalità:
- formazione sulle dimensioni culturale-disciplinare, metodologico-didattica e formativo-professionale (3 CFU – MPED/03 Didattica e Pedagogia Speciale)
- formazione sulle dimensioni organizzativa e istituzionale-sociale (1 CFU – SPS/07 – Sociologia Generale)
- elaborazione di un bilancio delle competenze e di un conseguente progetto di sviluppo individuale (1 CFU – MPED/04 Pedagogia Sperimentale)
Prova conclusiva
La prova conclusiva del corso consiste in un esame orale finalizzato a verificare le competenze acquisite.
Chi supera l’esame ottiene un certificato di frequenza che riporta i crediti formativi universitari (CFU) conseguiti e i relativi settori scientifico disciplinari (SSD).
Voi insegnanti dovreste solo stare zitti, poiché non si può pretendere di avere uno stipendio superiore ai 1800 euro per lavorare 20 ore la settimana settimana.Praticamente un part-time. Non siete l’unica categoria di lavoratori che guadagna meno dei colleghi europei,io ho lavorato nella GDO per anni ,e vi assicuro che il mio stipendio non era uguale a quello dei miei colleghi europei.Nel vostro settore il Sindacato è forte,io nel privato,sono stata licenziata ed ero pure rappresentante rappresentante sindacale….Voi sicuramente non sperimenterete mai il “brivido”del licenziamento e la conseguente morte sociale che esso comporta.Quindi niente lamentele signori,e pensate a guadaguadagnarvelo quello stipendio stipendio.Pensateci , magari durante una vacanza in montagna,visto che voi,Natale , Pasqua Capodanno …potete godervele le feste, visto che non lavorate!! Buonasera..
Io non sopporto chi critica senza conoscere il settore (tipo dell’italiano medio).
Primo: se pensi che sia cosi conveniente dal punto di vista economico perché non la fai tu l insegnante? Ti accorgeresti quanto è difficile farlo e soprattutto quanto è difficile passare di ruolo e quanto devi studiare.
Secondo: l insegnante non fa un part-time. Io correggo compiti, faccio collegi, consigli di classe, i glo, corsi di aggiornamenti, riceventi con i genitori e tanto altro oltre a fare l “insegnante”.
– Terzo: ti garantisco che le ore passate in classe da un insegnante sono molto ma molto più pesanti di quelle di un lavoratore normale (ho lavorato come impiegato per 4 anni). Io nn posso ritardare un secondo senza avere la responsabilità di lasciare dei minori da soli. Io non posso staccare un secondo durante la lezione e devo essere sempre presente e non posso avere distrazioni con i ragazzi.
Quarto: la maggior parte dei lavoratori ha le ferie per Natale, Pasqua o d’estate… È naturale che se fai la commessa ( ed io l’ho fatto per anni per pagarmi gli studi) oppure lavori in un ristorante non ti puoi lamentare se poi lavori la sera o durante i festivi.
Detto questo non ho nulla da aggiungere a chi superficialmente spara sentenze. Io pure vorrei fare il Presidente della Corte dei Conti. Lo sai quanto guadagna? Lo sai i privilegi che possiede? Lo sai quanto lavora? A natale non lavora. Durante la settimana sta a casa perché prepara il lavoro da casa senza giustificazioni. Però sono consapevole dell’impegno che c’è dietro, delle responsabilità. Quindi per me il Presidente della Corte dei Conti merita lo stipendio che guadagna per tutti i sui sacrifici nell’arco della sua vita.