Scuola

Insegnanti di sostegno precari: almeno uno ogni tre insegnanti di sostegno che hanno affiancato uno o più alunni disabili per tutta o una parte dell’anno non sono specializzati

Ci sono molte aspettative nei confronti del nuovo ministero dell’istruzione, che eredita una scuola minata nelle fondamenta da problematiche strutturali che andranno risolte nel minor tempo possibile. Il rinnovo del contratto scuola è una priorità, ma poi ci sarà da intervenire sul precariato e sul sostegno, due contesti che si intrecciano e che determinano molte delle criticità del mondo dell’istruzione nel nostro Paese.

Mancanza di docenti di sostegno

A decidere il futuro prossimo della scuola sarà anche Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione, che individua le priorità del ministero: “La scuola deve essere inclusiva, deve garantire corsi di italiano ai bambini stranieri per favorire il loro inserimento e insegnanti di sostegno fin dal primo giorno agli allievi disabili mentre, invece, a ogni settembre assistiamo al balletto dei docenti di sostegno causato dalla carenza di personale specializzato”.

Proprio il sostegno resta uno dei nervi scoperti della scuola italiana, perchè va a determinare il presente e il futuro degli studenti con necessità ancor più particolari in virtù della loro condizione. In Italia mancano i docenti di sostegno, e questo si ripercuote sulla qualità dell’insegnamento degli studenti che di ritrovano a dover fare a mano di insegnanti specializzati.

Lotta al precariato

Secondo le stime almeno uno ogni tre insegnanti di sostegno che hanno affiancato uno o più alunni disabili per tutta o una parte dell’anno non sono specializzati. Al Nord va ancora peggio, con una media di un insegnante su due. In tutto ciò le cattedre vacanti continuano a essere un fattore: oltre il 20% rimangono vuote almeno fino a metà ottobre, con l’assegnazione del supplente annuale che arriva solamente ad anno scolastico abbondantemente iniziato.

Frassinetti annuncia l’impegno del Governo nei confronti dei precari: “Le misure più urgenti sono mettere mano alla piaga del precariato e cercare di aiutare gli studenti più bisognosi. Tutti devono partire dallo stesso livello. Inoltre io ho molta fiducia nei nuovi istituti tecnici superiori istituiti nella scorsa legislazione. Possono essere una grande opportunità per l’occupazione”.